Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Egitto-2: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nuova pagina: {{W| |dicembre 2007|--~~~~}} {{Forze armate mondiali}} ==Dal 1974 agli anni '80== Dopo la guerra, gli egiziani cominciarono a trattare la pace con Israele. Nel 1974 i rapporti con l... |
|||
Riga 177:
==Altri programmi==
I corazzati e le artiglierie erano parte dell'industria egiziana. Uno dei primi sistemi era il Walid,un veicolo corazzato leggero, da ricognizione, 4x4 assolutamente ortodosso. Esso è stato per anni l'APC standard dell'Esercito egiziano, ed era costituito da un telaio corazzato di un Magirus Deutz tedesco-occidentale. Un altro, più complesso, è certamente il Fahd, progettato dalla Kadar di Heliopolis emostrato per la prima volta nel 1984. Esso ha una
L'unica limitazione di questo veicolo, che sembra una versione piuttosto rozza del VAB 4x4 francese, è il fatto che ha solo 4 ruote, il che limita la capacità di superare fossi e trincee ad appena 0,8m, che comunque non è poco per un veicolo del genere. Facile da riconoscere per la lunghezza dello scafo tra gli assi, ha 4 iposcopi per lato e altrettanti lanciafumogeni, e trasporta abbastanza confortevolmente 10 fanti. Tra le armi installabili vi sono mitragliatrici, missili controcarri e cannoni, ma la versione più interessante è quella da appoggio di fuoco, vista con il contingente egiziano in Bosnia negli anni '90. Trattasi di un mezzo che, inusitatamente, ha una torretta di BMP-2 (nonostante che tale mezzo non sia mai entrato in servizio nell'Esercito egiziano, in quanto non disponibile per il 1974), il che significa un cannone controcarri-antielicottero da 30mm, una mitragliatrice da 7,62 e un missile AT-5 Sprandel a lunga gittata pronto al lancio, nonchè 6 lanciagranate fumogene. La truppa trasportabile è però meno numerosa, causa lo spazio dedicato alla torretta.
Riga 201:
In ogni caso, gli M1A1 erano numerosi a sufficienza per un paio di divisioni corazzate e potevano competere con autorità contro i carri T-72 libici, ma anche con i Merkava israeliani, anche quelli col 120mm, al più pari, ma non superiori agli Abrams. Un'altro sviluppo successivo a questo è stata la nuova munizione controcarro BD-36, al carburo di tungsteno. Essa è uno sviluppo congiunto con le industrie inglesi, ed è stata pensata per il cannone del T-62, ancora in servizio in Egitto (ma anche per clienti esteri, come molte altre armi egiziane). Questa munizione è più precisa sulle lunghe distanze, ma sopratutto perfora circa 500mm RHA (acciaio omogeneo) a 2 km, raddoppiando i valori delle prime granate perforanti degli anni '60 e rendendo piena giustizia al potente cannone U5TS. In pratica, così il T-62 può perforare quasi quanto l'M1A1 e leggermente di più delle migliori granate DU disponibili per il pezzo da 105mm (ma senza lo stesso micidiale effetto piroforico una volta dentro il bersaglio).
Nel 2002 vi sono stati acquisti importanti per l'artiglieria.Tramite canali FMS l'Egitto ha ricevuto dagli USA l'offerta per ben 201 semoventi M109, anche se dei modelli A2 e A3, piuttosto vecchi. Il costo era di 77 milioni di dollari e comprendeva assistenza tecnica e parti di rispetto. Questa offerta gettava luce sull'ordinamento dell'artiglieria semovente egiziana, che aveva all'epoca già 164 M109A2 (+ 51 veicoli portamunizioni M992 e 72 veicoli controllo del tiro, tutti su scafi M109), 100 SP 122 da 122 mm con altri 24 semoventi in ordinazione. Si parlava anche di produrre su licenza il pezzo finlandese Patria Vammas da 152/52 mm, e di comprare 50 lanciarazzi MLRS per due battaglioni, che avevano sistemi da 122 mm russi o egiziani. Inoltre venivano ordinati l'aggiornamento dei 35 AH-64A Apache in servizio allo standard D, a parte alcuni sistemi tra cui il radar AN/APG-78 Longbow, che non è esattamente, a dire la verità, un particolare nello standard D di quest'elicottero.
|