Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Ecuador: differenze tra le versioni

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**N.2113: Ha ricevuto 10 IAI Kfir C.2 e 2 TC-2 biposto, comprati nel 1982. Anche se altre fonti riportano che la quantità è stata di 8+2, venivano riportati in carico ancora 9 monoposto e 2 biposto nel 2002
 
In tutto quindi sono stati comprati aerei sufficienti per 3 squadriglie, piuttosto piccole, ma con materiale di prim'ordine. Di 44 macchine comprate ( o 42?) ne erano ancora in carico 32, con una particolare sofferenza dei Jaguar, che erano ridotti a circa la metà. Nel frattempo, forse agli inizi degli anni '90 erano stati aggiornati allo standard Mk.3. Ma proprio quellnel 2001 o 2002 l'annoEscuadron 'Jaguares' venne sciolto e questi potenti aerei d'attacco a bassa quota vennero posti fuori servizio e attualmente sono in riserva, in attesa di compratori.
 
*Stormo da Combattimento N.22, S.Bolivar, Guayaquil:
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Aggiornamenti: principalmente per gli Kfir: un contratto a 60 milioni di dollari per comprare 2 Kfir ex- HHA e aggiornamento degli 11 Kfir rimasti (nel 1998, quando venne siglato l'accordo) alla versione C.7m con radar Elta 2032, HOTAS migliorato, nuovo computer di missione e altro ancora. I Mirage sono stati aggiornati con missili Python e modifiche al radar. Altri Strikemaster sono stati comprati per rimpinguare l'esigua forza disponibile.
 
Marina:
*5000 effettivi inclusa la Fanteria di Marina. E' divisa in Zone Navali:
*la Prima, comando a Guayaquil, si occupa delle province di Manbì, Guayas e El Oro
*la Seconda,Porto Baquerizo, comanda sulla zona dell'arcipelago delle Galapagos
*Terz Zona Navale, Quito, giurisdizione sulle province settentrionali
 
L'organizzazione vedeva:
*Flottiglia fregate
*Flottiglia Corvette missilistiche
*Flottiglia Unità d'attacco leggere
*Flottiglia sottomarini
*Fanteria di Marina
*Aviazione navale
*Unità guardiacoste
 
Per questa organizzazione erano al 2002 disponibili questi mezzi:
*2 fregate 'Type 12' ex-RN, vecchie navi comprate nel 1991 e battezzate PRESIDIENTE ELOY ALFARO e MORAN VALVERDE. Per quanto poco noto, nella Marina Ecuadoregna era presente, tra le tante piccole e medie unità anche un cacciatorpediniere 'Gearing' e una fregata 'Lawrence', entrambe vecchie navi del dopoguerra, che sono state vantaggiosamente rimpiazzate da queste 'nuove' navi, a dire il vero pur sempre risalenti agli anni '60. Hanno uno scafo robusto e dall'alto bordo libero, con vari aggiornamenti sono passate dall'armamento originale di un cannone binato Mk 6 da 114 mm e un lanciamissili Seacat a una batteria di missili antinave con 4 MM.38 Exocet e missili SAM Mistral, nonché nuovi sistemi informatici e di comando e controllo.
*6 corvette missilistiche 'Esmeraldas', comprate a partire dal 1982 dalla Fincantieri, e facenti parte di una famiglia di navi che forse è la più interessante tra tutte quelle militari sviluppate in Italia dal dopoguerra. Sono la ESMERALDAS (CM11), EL ORO (CM14), LOJA (CM16), LOS GALAPAGOS (CM 15), LOS RIOS (CM 13), MANABI (CM 12).
 
A seconda dei punti di vista, essendo il concetto di 'corvetta' tutt'altro che univoco, si possono considerare sia come 'super motocannoniere' che 'fregate compatte'. Di fatto sono state realizzate con criteri da fregata missilistica tipo 'Lupo' piuttosto che come grosse navi d'attacco missilistico. Non nascono dal nulla: prima la Libia comprò 4 navi del genere, ma più piccole, da 550 t. Erano la classe 'Wadi M'ragh', poi 'Assad'. Le navi libirhce erano armate con il classico cannone COMPATTO da 76 mm a prua, un impianto binato da 35 mm a poppa, 4 lanciamissili OTOMAT a mezza nave e due lanciasiluri tripli appena in avanti dei missili. La loro progettazione, con alte sovrastrutture, era simile a quella di una piccola nave piuttosto che un battello d'attacco veloce. Potevano contare su di un dislocamento di oltre 100 t maggiore rispetto a quello di una grossa motomissilisica e circa doppio rispetto a quello di una nave media. Per esempio, una 'Ramadam' aveva 1 pezzo da 76 e una torre binata da 40, oltre a 4 OTOMAT, sistemi di comando e controllo assai completi come anche quelli per le ECM e radar, eppure pesava solo 310 t a pieno carico. La differenza era che le navi libiche possedevano anche un minimo apparato ASW con un piccolo sonar di chiglia e i lanciasiluri leggeri, cosa del tutto ragionevole se il dislocamento era quasi il doppio. Le 'Esmeraldas' , ordinate nel 1978, erano ancora più grandi e per 620 t standard e 685 p.c. si permettevano motori più potenti (sempre 4 MTU diesel su 4 assi, ma in questo caso da 24.000hp), una piattaforma SAM a mezza nave e una piattaforma poppiera per elicotteri. Quest'ultima serviva alle operazioni 'estemporanee' dei 3 elicotteri Alouette III all'epoca in carico alla Marina dell'Ecuador, con una piattaforma avventurosamente 'incastrata' tra i lanciamissili Exocet e la torretta Dardo, evitando di rimuovere gli uni o gli altri con l'escamotage di utilizzare come base il tetto della piccola sovrastruttura poppiera. In termini di progettazione erano unità da 62,3 m di lunghezza e 9,3 di larghezza, con equipaggio di 51 uomini che bastava a gestire tutto il complesso delle apparecchiature e armi di bordo. Vi è un radar di scoperta aerea e di superficie RAN-10S, uno di tiro RTN-10X per il cannone e verosimilmente gli Aspide, 1 RTN-20X per il cannone da 40 mm del sistema Dardo, con oltre 700 colpi pronti al tiro e circa 1000 di riserva. Come armamento vi è una potenza di fuoco offensiva data da complessi di 3 missili MM.40 Exocet, ma la nave è più grande di una normale motocannoniera non tanto per le capacità offensive ma per quelle difensive, specie antiaeree e antimissile, grazie ai sensori quasi tutti sistemati sull'albero centrale, dietro la plancia, ampia e dotata di ali laterali. Come peso, l'armamento è grossomodo simile a quello di una 'Combattante III': 1 cannone da 76, 2 da 40, 6 missili MM.40, 1 lanciamissili Aspide e 2 tls. da 324 mm contro 2 cannoni da 76, 4 MM.38, 2 torri binate da 30 mm, 2 tls singoli da 533 mm, con una certa parità se non vantaggio per le Combattante. La differenza in stazza va per la maggiore autonomia e abitabilità, per i sensori maggiorati come due radar di tiro e il sonar, ed è ragionevole dato che si tratta di 260 t o il 60% in più. In ogni caso, la Marina Ecuadoregna aveva una decisa inferiorità contro la Peruviana. In caso di guerra, le 'Esmeraldas' avrebbero dovuto vedersela, nemmeno a dirlo, con 4 fregate 'Lupo', praticamente con lo stesso armamento ma in maggiori quantità, sicuramente 'un bel match'. La flotta peruviana, comunque, era molto più completa delle sole 'Lupo', cominciando dai sottomarini, una flotta molto consistente e insidiosa.
*3 motocannoniere missilistiche Classe 'Quito', del modello Lurssen 45, con cannone da 76 mm e 4 MM.38. Comprate nel 1976, esse erano la QUITO, GUAYALQUIL e CUENCA.
*3 motocannoniere missilistiche Classe 'Manta', Lurssen 36, del 1971: MANTA, NUEVA ROCAFUERTE, TULCAN. Hanno ricevuto 4 missili Gabriel Mk.1 da 20 km.
*2 sottomarini diesel-elettici 'Shyri', ovvero i tedeschi Type 209, comprati nel 1977 nella versione 1300 da 59,5 m. Pare che siano stati decisamente aggiornati, tanto da essere inferiori solo ai TR-1700 argentini nell'aerea sudamericana.
 
Aviazione navale: costituita nel 1943, aveva al 2002:
*8 aerei: 1 CASA CN-235, 1 Raytheon King Air B-200 e 1 B-300, 2 CAPTASS B-200, 3 T-34C-1 (armabili in caso di necessità)
*10 elicotteri: 4 Bell 206, 4 TH-57, 2 TH-230.
 
 
Risorse equadoregne per la difesa e settore bellico:coordinate dalla Direzione delle Industrie dell'Esercito:
* ANDEC, Acieries Nacionales del Ecuador
* FUNASA, Fundiciones Nacionales SA
* Fabrica Nacional de Municion Santa Barbara SA
* MARESA, Manufacturas, Armaduras y Repuestos Ecuadorianos SA.
 
Esistevano anche cantieri militari: gli ASTINAVE, Astilleros Navales Ecuadorianos, basati nel porto di Guayaquil avevano due bacini da 115 m galleggianti da 3500 t, scalo di alaggio da 350 t di sollevamento e piattaforma di 400 t di compensazione per piccole navi.
 
Infine la Direccion de Industrias Aeronautica, Latacunga, venne creata nel 1985 e si occupa della manutenzione degli aerei civili e militari, capace di curare tutti gli aerei ecuadoregni e anche di macchine come i Boeing 727 di diverse compagnie americane e africane.
 
 
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Aerei: I Mirage F.1 vennero comprati nel 1977 per ovviare all'embargo che gli americani posero sugli Kfir, per via dei motori che restavano i 'loro' J79. Vennero comprati monoposto JA e JE ed ebbero modo di mettersi in mostra in seguito, anche in combattimento.
 
Un altro aereo solido era ed è lo Kfir, sempre della seconda generazione bisonica. Esso è stato comprato nel 1982, quando finalmente il veto USA decadde e allora fu possibile comprare una minuscola forza di 8 Kfir C.2 e 2 TC.2 biposto, per l'Esc. de combate 2113 che li mise in servizio nel 198. Dopo che nel 1996 arrivarono i MiG-29 l'Ecuador si ritrovò in difficoltà. Non v'era modo, economicamente, di comprare macchine equivalenti, come i MiG-29SMT che pure furono considerati, e allora venne dato incarico di aggiornare gli Kfir allo standard CE, grossomodo come il C.10 israeliano: radar EL/M-2032, sonda per il rifornimento in volo nel muso, che da piccolo e aguzzo, con un minuscolo radar telemetrico, diventava allugato, grosso e basso, inclinato verso il basso per non compromettere la visibilità. Lo Kfir ricevette anche i missili Python 4, paragonabili agli AA-10 anche se non ebbe missili a medio raggio, in ogni caso le macchine ancora in servizio erano ora in grado di competere meglio con i velivoli peruviani. Lo Kfir, che significa 'leoncino' è il clone israeliano del Mirage 5, e se ne differenzia per il motore J79, più pesante ma molto più potente, affidabile e compatto dell'Atar, tanto da incrementare drasticamente le prestazioni, specie in termini di accelerazione e salita, e da consentire una fusoliera visibilmente più corta dietro la coda. Il carico bellico arrivava a 4.700 kg con un buon raggio d'azione. In sostanza, con il J-79GE-19 si trattava dello stesso balzo in avanti che, per esempio, aveva fatto il F-104 passando dal modello G all'S. Da notare che l'Atar 9, pur motorizzando un aereo piuttosto pesante, era paragonabile in spinta solo alle primissime versioni degli J79 e ai motori R-11 sovietici. La versione Atar 9K-50 era, come spinta (a parte affidabilità, compattezza etc.), solo alla versione del J79 istallata anni prima sull'F-104G e l'F-4B/C. Le alette canard, aiutate da due baffetti sui lati del muso, consentivano di migliorare la manovrabilità, specie alle basse velocità, anche se erano piccole, fisse e sistemate sopra le ali, dietro le prese d'aria. Da notare che il primo modello di Kfir non aveva queste alette, ma solo il motore e la fusoliera riprogettata per ospitarlo. I sistemi avionici vennero migliorati molto, specie con la versione C.7 e poi la C.10. Lo Kfir è risultato in sostanza un progetto elaborato dagli israeliani con cellula francese e motore americano, avionica israeliana. Una macchina semplice, robusta (capace di reggere anche 13 g senza batter ciglio), economica e semplice, anche se mai adattata per il duello aereo a medio raggio come ci si poteva attendere per le sue origini di intercettore (M.III). A meno che, beninteso, non si consideri il LAVI come l'estrema evoluzione dello Kfir: in effetti, si trattava di una sorta di cellula di F-16, rimotorizzata e dotata di una velatura a delta-canard.
 
A parte questo piccolo nucleo di aerei, vi erano fino al 2001 i Jaguar, altri validi aerei di seconda generazione, pensati come striker per rimpiazzare, tra l'altro, i Phantom della RAF. Rispetto a questi, in generale, i Jaguar erano più piccoli ma con una impostazione non tanto dissimile, specie per la trave di coda. La differenza maggiore era che l'ala, oltre ad essere più piccola, era posta in alto sulla fusoliera per aumentare lo spazio per i carichi bellici, che non era molto se si considera che questa macchina è più piccola del Phantom e ha un'ala più piccola: addirittura, alcuni Jaguar (quelli inglesi e internazionali) per portare da 5 a 7 i punti d'aggancio sono stati costretti a istallare delle rotaie di lancio sul dorso delle ali, per non sciupare per i missili AAM d'autodifesa due dei preziosi punti di carico subalari. Essi vennero aggiornati allo standard GR.3 della RAF, e si trattava di apparecchi con due motori turbofan ad alto rapporto di diluizione, dotati di postbruciatore e di potenza ridotta (sono gli stessi tipi degli Hawk). Questo dava una lunga autonomia, con spunti transonici e supersonici quando serviva, mentre l'ala piccola e caricata, sebbene inadatta alla maneggevolezza, specie in quota, era pensata piuttosto per essere veloce e stabile alle tipiche quote di volo, da pochi m a 3 km. Solo il Tornado ha dimostrato una maggiore stabilità nel volo a bassa quota del Jaguar, nella RAF e di fatto lo ha rimpiazzato ancora con lo stesso profilo di missione. Ma, tornando ai Jaguar equadoregni, la loro carriera finì nel settembre 2002 quando vennero messi a terra.