Archeoastronomia/Gian Domenico Cassini: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
RamaccoloBot (discussione | contributi)
m Bot: Sostituzione automatica (-\A +{{Archeoastronomia}} \n)
Ramac (discussione | contributi)
cambio avanzamento a 100%
Riga 1:
{{Archeoastronomia}}
[[Immagine:Giovanni Cassini.jpg|thumbnailthumb|left|G. D. Cassini]]
==Gian Domenico Cassini==
 
[[Immagine:Giovanni Cassini.jpg|thumbnail|G. D. Cassini]]
 
Fino al 1600, gli strumenti astronomici consistevano in astrolabi e sestanti. In quel secolo arrivò il telescopio e fu certamente un gran passo avanti nell’esplorazione del cielo. Cassini contribuì enormemente al suo utilizzo.
 
'''Gian Domenico Cassini''' nacque a Perinaldo, in provincia di Imperia, l’8 giugno 1625; studiò a Genova e completò gli studi a Bologna.<br/>
Nel 1650 ottenne la cattedra di astronomia all’Università di Bologna, ma si distinse anche nel campo dell’ingegneria civile e idraulica.<br/>
Nel 1664, entrato in possesso di sofisticati ( per l’epoca ) telescopi, Cassini osservò Giove e i suoi satelliti, scoprendo che il pianeta gira su se stesso in 9 ore e 56 minuti. Tra l’altro fu il primo ad osservare la Grande Macchia Rossa, che gli servì appunto come riferimento per stabilire il periodo di rotazione.<br/>
Due anni dopo osservò Marte. Riuscì a discernere alcuni particolari della superficie e fu così in grado di misurare il periodo di rotazione del pianeta, che stabilì in 24 ore e 40 minuti, sbagliando di pochi minuti in eccesso ( oggi sappiamo che è di 24 ore, 37 minuti e 22 secondi ).
 
Poi fu la volta di Venere, ma l’aspetto troppo omogeneo della superficie del pianeta non gli permise di raggiungere risultati validi.
Nel 1668 osservò i satelliti di Giove determinandone orbite e periodi.
Line 16 ⟶ 14:
Con delle lenti ottiche fatte arrivare dall’Italia, fu poi in grado di scorgere per primo la linea scura che divide gli anelli di Saturno e che in seguito fu appunto chiamata Divisione di Cassini.
 
Nonostante l’astronomo sia conosciuto soprattutto appunto per questa scoperta, il suo risultato più importante fu la misura della distanza Terra-Sole ( in collaborazione con Jean Richer ) che permise di determinare le distanze degli altri pianeti allora conosciuti.<br/>
Ironia della sorte, dopo aver passato la maggior parte della sua vita ad osservare il cielo, nel 1711 Cassini divenne cieco.
Morì a Parigi nel 1712.
 
[[Categoria:Archeoastronomia|Gian Domenico Cassini]]
{{Avanzamento|100%|13 gennaio 2008}}