Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Olanda: differenze tra le versioni

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*Elicotteri SAR: __4--3
 
 
==La Marina del 2000==
La Marina Olandese è sempre stata molto moderna in termini di equipaggiamenti, e anche il numero era molto consistente. Vediamo come la Marina Olandese si ridusse in maniera consistente in termini di dislocamento, anche se -eccetto il discorso portaerei- il dislocamento medio non ha fatto che aumentare.
 
Nel 1960 era di ben 111 navi per 115.000 t, e ancora nel 1965 contava sulla portaerei K.Doorman, due incrociatori classe DE RUYTER, 18 cacciatorpediniere e fregate, nonché 8 sottomarini. Molte di queste navi erano di costruzione nazionale.
 
Nel 1970 venne deciso di lasciare perdere sia le portaerei che gli incrociatori, anche se le fregate 'TROMP' erano all'altezza del ruolo di incrociatori. La portaerei andò all'Argentina, e i due incrociatori al Perù.
 
La flotta scese a 72 navi per 77.000 t nel 1980, ad appena 48 navi nel 1990 nel 1993, ma con una riduzione del dislocamento ad appena 73.000 t.
 
I tagli del dopo guerra fredda erano stati pesanti, con la riduzione delle fregate da 22 a 16, dei sottomarini da 6 a 4, dei cacciamine/dragamine da 27 a 15. Ancora non bastò, perché nel 2000 vennero decisi tagli alla Difesa. Gli olandesi spendevano ancora nel 1999 il 1.6% del PIL per la difesa. La Marina aveva all'epoca 2584 miliardi di lire, il 28% impiegato nell'investimento. Si trattava di un valore non indifferente, ma nel 2000 venne deciso di tagliare 3,4 miliardi di euro in 10 anni per la Marina.
 
Dopo il taglio drastico avvenuto a quel punto, successe che la KM perse tutte le fregate KORTENAER e J.V Eisembeek, ha messo in riserva o venduto tutte le nuove DOORMAN tranne due, e si è ritrovata con le 4 LCF 'De Zeven Provincen', 2 'Doorman', 4 sottomarini 'Walrus' per un totale di 10 navi principali, stranamente 10 cacciamine 'Tripartite/ALKMAAR' venivano mantenute sulle 15 originali, per il resto vi erano 2 navi rifornitrici nuove AMSTERDAM, 2 LPD ROTTERDAM, varie altre navi tra cui un rifornitore più vecchio.
 
===Le KAREL DOORMAN===
Chiamate anche, più brevemente classe 'M', queste navi sono state pensate come successori delle 'Van Speik', le Type 12 olandesi che erano già state radicalmente aggiornate e potenziate. Le 'Van Speik' erano dotate di un radar di scoperta aerea LW-03, uno di designazione bersagli DA-05/2, uno di controllo tiro WM-45, 1 sistema SEWACO II di elaborazione dati di combattimento solo considerando i sistemi di provenienza olandese, più altri sistemi interessanti come un sonar a scafo e uno rimorchiato. L'armamento era costituito da un pezzo da 76 mm OTO, primariamente utile in quanto rapido nel tiro contraereo e senza equipaggio in torretta, anche se l'armamento originario di una torre da 114 mm binata Mk 6 era almeno più potente nel tiro antisuperficie. La potenza di fuoco contronave era affidata a 8 Harpoon, che rispetto ai soliti 4 Exocet MM.38 erano migliori perché: erano il doppio, avevano gittata quasi tripla, testata del 50% maggiore. Per il resto erano missili transonici a volo radente e guida radar attiva, come gli Exocet.
 
Le DOORMAN, entrate in servizio nel 1991-95, non fecero rimpiangere le V. Speik, che andarono all'Indonesia ben contenta di ottenere navi anziane ma ancora potenti. Le DOORMAN avevano dimensioni leggermente maggiori di 122 m e3312 t a pieno carico contro 113,4 e 2.835 t (tra l'altro, leggermente inferiore rispetto alle Type 12 originarie inglesi). La loro dotazione era sempre di un cannone da 76, 8 Harpoon, 2 lanciasiluri Mk 32, un elicottero Lynx. La differenza la facevano altri particolari, come una dotazione elettronica antiaerea totalmente rinnovata. Le nuove fregate erano dotate di radar avanzati, e di un sistema antiaereo adatto: al posto dei 2 lanciamissili Seacat (l'unico vero punto debole delle V.Speik) vi era un poderoso CIWS Goalkeeper, costituito da una mitragliera da 30 mm Avenger con una direzione di tiro Signaal Flycatcher. Le navi erano dotate anche di una autentica prima, ovvero il lanciamissili Mk 48VLS ai lati dell'hangar, per 16 missili Sea Sparrow VL, che assieme al cannone, al CIWS e ai sistemi ECM, nonché ad una certa attenzione per la progettazione stealth, assicuravano il meglio per la difesa aerea di una nave di media dimensione. Le DOORMAN avevano anche dimensioni molto minori rispetto alle KORTENAER, che erano lunghe 130 m e stazzavano quasi 3800 t, anche se in entrambi i casi arrivavano a non meno di 30 nodi di velocità. L'unico handicap era l'alloggio per un solo elicottero, ma la KM non ha mai avuto molti elicotteri e farne operare due per nave non era matematicamente possibile. Le DOORMAN hanno avuto anche una automatizzazione spinta, con conseguente riduzione dell'equipaggio necessario a soli 154 uomini contro i 176 delle 'Kortenaer' (e i 225 delle 'Maestrale'), e hanno apparato motore CODOG. La loro carriera, appena iniziata alla fine della Guerra fredda avreebbe meritato di meglio, ma venne funestata dai tagli postbellici. Gli Olandesi erano nella possibilità di avere 10 'Kortenaer', 2 'J.V Heisembeek', 2 'Tromp', 8 'Doorman' per un totale di 22 navi, ma questo si verificò, se si verificò, solo per pochissimo tempo. Di queste navi, le 'Eisembeek' e le 'Tromp' sono state sostituite dalle LCF, le 'Kortenaer' sono state via via messe in riserva e rivendute nonostante molte avessero solo poco più di 10 anni di servizio (considerare che sono coeve delle 'Maestrale', a tutt'oggi tutte e 8 in servizio nella MM), mentre il vero nodo sono state le 'Doorman', troppo recenti per essere radiate dal servizio senza una nettissima perdita di investimento, eppure messe in riserva tanto da esservene ancora solo 2 in prima linea: la VAN AMSTEL in servizio dal 1993, e la VAN SPEIJK, del 1995 (i nomi sono quelli delle vecchie fregate messe in vendita anni fa), altre due sono in riserva fino a quando verranno cedute alla Marina portoghese, che così potrà disporre di 5 navi moderne, quasi tante quante sono le olandesi.. Altre 2 sono state vendute alla marina belga così da sostituire le piccole e superate E-71, che nondimeno sono state per anni la spina dorsale della minuscola marina. Esse sono la DOORMAN e la VAN DER ZAAN, tutte e due del 1991, che diventeranno LEOPOLD e LOUISE-MARIE. Ovviamente, questo fatto non può che migliorare l'integrazione tra le due marine dei Paesi di quello che fu il BENELUX. Le DOORMAN complessivamente sono state impostate in 8 esemplari, non è chiaro la sorte delle altre due. In ogni caso, le due navi rimanenti saranno aggiornate con sottosistemi delle LCF, un nuovo sonar a cortina, interventi strutturali vari.
 
====Saldi in mare====
In definitiva, le fregate olandesi, dopo tutte queste purghe, sono diventate un affare per molte altre nazioni, confermando sia la qualità delle costruzioni navali degli olandesi, che il loro senso degli affari.
 
Mentre le grosse e potenti TROMP, recentemente dotate anche di un CIWS Goalkeeper sopra l'hangar a destra, non hanno avuto purtroppo nessun cliente 'di seconda mano', forse per i costi e la complessità loro propri (ma considerando la sorte dei 'County' inglesi e degli incrociatori olandesi, non ci sarebbe stato certo da stupirsi se queste navi fossero andate in Sud America, in Cile oppure in Perù dove i vecchi incrociatori olandesi sono stati radiati di recente, costringendo a modificare le LUPO per ospitare i Sea King), le due J V Heisembeek (versione SAM delle 'Kortanaer') sono andate al Cile, due M al Portogallo, due M al Belgio, 1 'Kortenaer' agli E.A.U (con scarsi risultati).
 
In tutto, la Marina olandese, con il Piano 2012 avrà 4 fregate LCF, 2 'M', 4 nuovi grandi pattugliatori oceanici, 4 sottomarini Walrus', 2 LPD, 2 rifornitori, 10 cacciamine (3 in riserva), 20 elicotteri NH-90. Poco, ma buono, però poco.
 
 
===LCF===
Fortunatamente, se non altro per gli investimenti fatti in merito, non vi è stato nessun taglio sulle LCF. Le DE ZEVEN PROVINCEN sono navi di assoluta avanguardia, frutto della collaborazione tra olandesi, tedeschi e spagnoli. Le navi che ne sono venute fuori sono state pensate per essere grosse piattaforme missilistiche antiaeree multiruolo, degne sostitute delle TROMP, e delle due più piccole VAN EISEMBEECK. Hanno avuto una loro lontana origine nel programma KORTENAER allargato alla Spagna per una piattaforma comune per le nuove navi da combattimento della flotta. L'anello intermedio fu la fantomatica fregata europea NFR-90 prevista per gli anni '90, abortito in seguito a molte discussioni.
 
Inizialmente l'Olanda aveva da costruire solo una versione SAM delle 'M' con missili SAM a medio raggio. La collaborazione venne iniziata ufficialmente a Maastricht il 27 gennaio 1994, ma l'anno dopo la Spagna uscì dall'alleanza, in quella che poteva essere un clamoroso errore. Di fatto la Spagna riuscì invece a completare il programma con la piattaforma studiata per questo nuovo progetto, chiamato inizialmente TFC (Trinational Frigate Cooperation), utilizzando un sistema d'arma americano con una struttura alta, svettante sopra la plancia solla stessa sovrastruttura con le facce del sistema AEGIS. Le navi delle altre due marine sono diventate le 3 F-124 e le 4 LCF. La prima coppia venne ordinata la prima coppia di navi, le DE ZEVEN PROVINCEN e TROMP, ai cantieri Roal Schelde, Flushing. Era il maggio del '95. Poi, nel febbraio '97 arrivarono ordini per le altre due, la DE RUYITER e EVERESTEN. Le prime due avrebbero sostituito le TROMP, le altre le EISEMBEECK. La prima delle due coppie è stata consegnata nel periodo 4/2002-5/2003, la seconda nel 2004-5.
 
Pensate per essere navi polivalenti, sono state costruite quando possibile con componenti e metodi civili per ridurre i costi. In effetti, sono state costruite con un costo di 3,1 miliardi di fiorini, ovvero 400 milioni di dollari a nave. Non molto per delle potenti navi da 6000 t, praticamente la misura minima per un efficiente sistema antiaereo navale (nonostante i miracoli della miniaturizzazione), che in pratica costano quanto se non meno dei più vecchi e convenzionali caccia DE LA PENNE italiani (1498 miliardi per due navi).
 
Nonostante la fine della Guerra fredda ci si rese conto che le missioni oltremare, con navi isolate e senza appoggio aereo, avrebbero richiesto un aumento e non una diminuzione della capacità operativa di ciascuna nave impegnata. Le LCF non hanno avuto nessuna diminuzione delle loro capacità nonostante la fine della minaccia sovietica, anzi sono state potenziate rispetto al modello inizialmente previsto. Di fatto, basta vedere affiancate una 'M' e una LCF per capire quale enorme unità navale sia quest'ultima: non è tanto per i 22 m di lunghezza in più, ma per le dimensioni complessive, la larghezza, l'altezza, che fanno sembrare le M un giocattolo.
 
L'aspetto delle navi è caratteristico: vi è una lunga tuga al centro dello scafo piuttosto largo, suddivisa tra blocco anteriore e posteriore dalla presenza dei fumaioli affiancati (come del resto sui TROMP) e due grandi alberi radar: quello dello SMART praticamente sopra il blocco hangar e quello, svettante sopra tutti gli altri, dell'APAR, con la sua struttura quadranglare che biancheggia a mò di torre medievale, però non sopra la plancia come nelle F-100 spagnole, ma dietro questa, su di un blocco di sovrastrutture anteriore che per la necessità è molto allungato. Due grandi 'bocce' sono le protezioni dielettriche per antenne satellitari, site ai lati della torre dell'APAR. Nell'insieme il disegno, grazie anche al grosso cannone di prua (invece del solito, anemico 76 mm) è possente ed elegante, e le LCF sono molto più raccordate ed eleganti nelle forme delle cugine F-100 e F-124. Queste navi danno nell'insieme un'impressione di robustezza e armonia non scontate nemmeno per un progetto moderno 'stealth'.
 
Progettate con criteri sensibilmente stealth, esse hanno due fumaioli appaiati e inclinati verso l'esterno, di forma larga e squadrata, nondimeno gradevoli. Hanno misure di ogni genere per la riduzione della segnatura, inclusi gli scafi a doppia inclinazione dei fianchi, mentre all'interno vi sono 7 compartimenti, non molti ma ciascuno è protetto da paratie doppie antischegge PriMa, studiate appositamente per queste navi e molto efficaci nel contenere i danni e gli allagamenti. Ogni compartimento é autonomo anche per l'alimentazione elettrica e laprotezione NBC. Le forme dello scafo sono quelle delle 'Kortenaer', con eccellenti capacità di tenuta di mare anche ad alta velocità e manovrabilità, inoltre è presente un avanzato impianto di stabilizzazione.
 
I motori sono due diesel Wartsila 16V26ST da 6795 hp, che hanno 16 cilindri da 260 mm di diametro e 320 di corsa, disposti a V e sovralimentati con compressori sequenziali (da qui la sigla).
 
Il sistema d'arma è dato anzitutto dall'elettronica di bordo ('navionica'?) basato su un radar SMART-L e un sistema phased Array APAR a 4 facce. Lo SMART è un sistema di scoperta a lungo raggio, sviluppato come ultimo di una lunga serie di sistemi olandesi, e capace di 400 km di portata, con la possibilità di tracciarne anche 1000 contemporaneamente, persino oggetti spaziali come satelliti o missili balistici. L'APAR è invece un sistema Phased Array attivo, e questa differenza è notevole rispetto all'AEGIS perché permette anche la guida e illuminazione dei bersagli, quindi sulle LCF non ci sono i classici radar di guida missili tipici dei sistemi Standard. La sua portata massima è di soli 150 km ma può guidare decine di missili per volta su altrettanti bersagli.
 
La dotazione dei sistemi d'arma può contare su un massimo di 48 pozzi VLS Mk 41, 8 Harpoon, 2 lanciasiluri, 1 cannone da 127 mm, 2 CIWS, 1 elicottero.