Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Cina: differenze tra le versioni

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===J-12===
Questo caccia non viene con un ordine cronologico rispetto al Flanker. Esso era semplicemente un caccia leggero pensato per sostituire i J-6 nel lungo periodo. In un certo senso stava al J-6 come il J-10 Vanguard al J-11 Flanker. Aveva cioè un solo motore dello stesso tipo. Competè per il requisito del secondo semestre 1967 con lo Shenyang J-11 munito di un R.R. a doppio flusso del tipo Spey Mk .512, ma la Nanchang ( o meglio lo stabilimento 611) presentò il J-12 con un solo WP-6. Era una mossa sensata perché lo Spey risultò difficile da ottenere come produzione su licenza, e il J-11 venne abbandonato. Il J-12 venne costruito come prototipo. Era vagamente simile ad un Mystere o un F-100, ma era molto più piccolo. La progettazione inizsiò ne l1969 e 17 mesi dopo il prototipo errivò al volo, con tre prototipi costruiti tra il 1970 e il 1973. Nel 1974 dopo varie modifiche (tra l'altro avere un singolo motore WP-6 non risultò salutare per la scarsa affidabilità) arrivaro altri 6 prototipi che iniziarono a volare nel 1975 raggiungendo con un solo motore mach 1,38 come o quasi che nel caso del J-6. Anche l'accellerazione risultò brillante, la tangenza di 13.700 m e la corsa di decollo di 500 m. Ma per motivi di costi quest'aereo non ebbe seguito: dopotutto non offriva miglioramenti reali rispetto al J-6, anzi casomai aveva un minore carico utile. Era insensato non puntare sul J-7, che aveva la sua buona parte di problemi ma era un progetto da mach 2, e così il progetto venne abbandonato attorno al 1978. Per la precisione, questo caccia aveva anche un nome proprio: Li Xiangyang, che era il nome del protagonista di un film cinese dell'epoca, molto popolare.
 
 
===JF-17/FC-1===
Un caccia che non è inserito pienamente nella genealogia degli altri velivoli cinesi, più che altro perché non è ancora ufficiale l'interesse per il servizio con la PLA. La realizzazione di questo apparecchio da parte della Chengdu ha radici profonde, tanto che il programma iniziò addirittura nel 1986. All'epoca si trattava di produrre un caccia derivato dal J-7 nella forma nota come 'Sabre 2'. La Grumman avrebbe assistito tale progetto, e la tecnologia americana avrebbe permesso il balzo in avanti desiderato, che tra l'altro necessitava di un muso solido con prese d'aria laterali, simile alla trasformazione avvenuta con l'J8II. Ma dopo Tienammen tutto venne annullato, quantomeno lo fu entro il 1991 e per il momento il programma ebbe termine. La ripresa si ebbe per l'interesse del Pakistan a sostituire F-6. F-7 e A-5. Riprendendo il programma ,lo si chiamò Super 7, poi FC-1 (Fighter China 1, forse nel senso che era il primo caccia totalmente cinese a passare, sperabilmente, in produzione). La fase di sviluppo, a questo punto è stata rapida e sorprendentemente economica: Pakistan e Cina hanno messo ciascuna 75 milioni di dollari, hanno comprato 4 motori RD-93 e 2 radar Elta 2032 e usufruito della tecnologia israeliana e russa, forse anche delle tecnologie per il mancato caccia leggero E-33 della MiG. Il 29 maggio 2003 c'é stata l'uscita dalla fabbrica e il 24 agosto il primo volo. La PAF, che lo chiama JF-17 Thunder ne vorrebbe 150 esemplari, la Cina non si sa se possa esserne a sua volta interessata, considerando che l'accoppiata J10/11 non può ancora fornire tutti i caccia necessari per una immensa nazione come la RPC. L'aereo è stato sviluppato quindi in maniera rapida ed economica rispetto alla 'norma' per un caccia leggero'. Naturalmente si tratta di un velivolo limitato, ma abbastanza moderno e molto migliore degli apparecchi che sostituisce. La riprogettazione rispetto al J-7 + stata quasi totale, a parte le prese d'aria sdoppiate da rilevare che finalmente vi sono rotaie di lancio alle estremità alari, il che porta il totale dei punti d'aggancio a 7, ovvero la possibilità, per esempio, di portare un carico rilevante di serbatoi (3) contemporaneamente ad un carico rilevante di missili (4). E' un velivolo che si potrebbe considerare sia un super-MiG-21 che una sorta di interpretazione locale del Mirage F.1, che in Sudafrica fu a suo tempo positivamente collaudato con lo stesso motore. Il motore, per l'appunto, non è più il solito clone dell'R-11 o dell'R-13 (notare che la Cina non ha mai potuto clonare il ben più prestante R-25 da 7.500 kgs e rapporto di compressione 14:1, presente solo sui MiG-21bis che per esempio, l'Egitto non ha mai avuto), ma il loro degno successore, quello del MiG-29 che è un turbofan a basso rapporto di diluizione che per un peso di 1200 kg offre una spinta di 5000 kg circa a secco e sopratutto, 8.300 a pieno postbruciatore. Le prestazioni e i consumi sono dunque molto migliori e l'aereo può permettersi un peso ben maggiore al decollo (a dire il vero, i Mirage III/F.1 con 6.200-7.200 kgs arrivavano fino a 14-15 t al decollo, pur avendo una potenza leggermente inferiore a quella dei MiG-21MF/Bis che arrivavano invece a circa 9t: se è vero che i Mirage erano piuttosto sottopotenziati, è anche vero che i motori sovietici potevano spingere certamente un caccia più pesante e che avesse, per esempio, molto più carburante interno rispetto ai 2600-3000 standard, migliorando l'autonomia a scapito delle prestazioni brute). Il radar potrebbe essere un Elta 2032 o un FIAR Grifo S7, entrambe le possibilità sono reali visto che il Pakistan ha già il Grifo su almeno una parte degli F-7 mentre la Cina ha una stretta collaborazione e non da ora con Israele. Qualche dato: dimensioni 9 x13,95 x 5,01 m, 6.321/12.700 kg, mach 1,8 (dovuto alle prese d'aria che ora sono di tipo fisso per motivi di leggerezza), autonomia di 2200 kg, armamento un bicanna da 23 mm e 3.600 kg