Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Cina: differenze tra le versioni
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D'altro canto Taiwan ha fatto tanti di quei progressi con oltre 300 caccia moderni entrati in servizio negli anni '90, che i caccia cinesi di vecchia generazione non erano nemmeno in grado di offfire una resistenza simbolica: se un caccia J-6 contro un F-5 era più o meno alla pari (a parte l'addestramento ed esperienza tutti a favore dei taiwanesi), contro un F-16 armato di Sparrow o di AMRAAM davvero ci sarebbe poco da sperare. Nel frattempo, in compenso, le forze aeeree Russe, eredi di quelle sovietiche, sono decadute moltissimo di importanza e di capacità, anche in termini numerici, tanto da essere dubbio, nonostante il materiale, anche la loro superiorità effettiva sull'AFPLA, specie dopo le consegne di parecchi Su-27/30 degli ultimi anni.
===J-2===
===J-4/5===
===Caccia non realizzati===
===J-6===
Il primo volo avvenne nel dicembre 1961 e due anni dopo i primi aerei vennero accettati dall'AFPLA. I caccia vennero prodotti in quantità enormi ed ebbero un successo incredibile: oltre 3.000 macchine, forse oltre 4.000, molte delle quali esportate. Venne prodotta anche la versione FT-6 biposto, che nell'URSS non venne prodotta (come del resto, nemmeno la versione biposto del MiG-17). L'J/F-6C era leggermente modificato, l'JZ-6 venne prodotto dal 1967 con macchine fotografiche, dal 1976 anche con sensori IR. Il biposto FT-6 venne realizzato nel 1970, con volo il 6 novembre di quell'anno con 634 esemplari costruiti, anch'essi esportati. Il J-6III era dotato di un piccolo cono interno alle prese d'aria, che però non era dotato di un radar e motori nuovi, ma senza successo dopo che il volo del prototipo avvenne il 6 agosto 1969. La versione J-6A o J-6IV era dotata di un radar , prodotto a Guizhou. Aveva missili PL-2 e venne prodotto in quantità limitata, con omologazione nel 1971. Nell'insieme il J-6 era un caccia superato, ma che permise ai cinesi di restare con una forza di prima linea adeguata (entro certi limiti) e capace di far loro superare la Rivoluzione culturale con velivoli ragionevolmente prestanti, grazie anche al fatto di avere montato un terzo, potentissimo cannone NR-30 nel muso, come nei precedenti MiG, aggiungendosi agli altri 2 della radice alare. Anche per questo ebbe successo all'export, con il Pakistan che lo 'lanciò' a livello internazionale, facendone un buon uso e permettendo di incrementare drasticamente il numero di caccia supersonici prima limitati agli F-104 e Mirage (un pugno di apparecchi per ciascun tipo). Ne ricevette 80 gratis, altri 120 pagandoli, poi altri ancora per un totale, tra monoposto e biposto di 253. Attorno al 2000 ve n'erano ancora in servizio e avevano sulle ali 400.000 ore di volo, quantitativo senz'altro considerevole per un aereo 'usa e getta'. Altri clienti sono stati Albania (che ne fece il principale caccia di prima linea per anni), Bangladesh (idem), Vietnam del Nord, parecchi stati africani e asiatici, costituendo senza dubbio il primo successo per l'industria aeronautica cinese in termini di export.
===Q/A-5===
L'A-5/Q-5 entrò in servizio con versioni migliorate come il Q-5I del 1983 con serbatoi ausiliari nella stiva, il Q-5A permetteva lo strike nuclearecon una bomba da 20 kt nella stiva modificata appositamente, il Q-5IA aveva più punti d'aggancio, il Q-5II aveva (finalmente) un sistema RWR, e l'Q-5III poteva disporre di nuova avionica. I modelli finali sono stati l'A-5K e A-5M, ma prima di parlare di questi da segnalare il Q-5B navale, che è probabilmente l'ultimo aerosilurante della Storia, dotato com'è di radar Doppler e due siluri Yu-2 oppure missili antinave, in servizio in piccolo numero con l'Aviazione di Marina. L'A-5M aveva finalmente un set di avionica moderno, basato su quello dell'AMX (anche se non propriamente un aereo ognitempo, a dire il vero) e pensato, pare per l'export, mentre l'A-5K con avionica francese sarebbe stato prodotto per le esigenze interne. La crisi del dopo-1989 ha forse posto fine a queste collaborazioni, ma non è certo e pare, per esempio, che 24 A-5M potrebbero essere stati forniti alla Birmania (il cui impenetrabile silenzio, al solito, non consente verifiche). Un cliente certo è invece il Pakistan, soddisfatto degli oltre 200 F-6 comprati (anche perché i primi 80 erano gratis) e compratore di non meno di 53 A-5C, molto utili come economici (si dice che il prezzo sia stato di circa 1 milione di dollari al pezzo) aerei d'attacco supersonici. La capacità di carico arriva a 2-3 t, e almeno gli esemplari più moderni sono stati resi capaci di portare, per esempio, 4 bombe da 227 kg sotto la fusoliera, 2 lanciarazzi, 2 serbatoi e 2 missili IR sotto le ali, nonchè i semprevalidi cannoni GSH-23 con duecento colpi l'uno alla radice delle ali (notare che per un caccia d'attacco i cannoni NR-30 sarebbero stati più 'convenienti' data la loro potenza, ma qui invece sono stati introdotti i cannoni da 23 mm..). La produzione, come tanti altri aspetti, non è chiara: tra 700 e 1000 aerei, di cui circa 500 sarebbero ancora in servizio tra Marina e Aviazione. Non si sa precisamente nemmeno quando la produzione sia cessata (o se sia cessata). Di sicuro, ai cinesi non mancò l'iniziativa, quello che mancò furono le tecnologie (per esempio RWR e radar di ricerca, per troppo tempo latitanti). Al contrario, ai sovietici mancò l'interesse, altrimenti avrebbero costruito agevolmente un A-5 con tutti gli accessori e, giudicando dall'operatività del velivolo cinese, con piena soddisfazione.
===J/F-7===
Il J-7C ha un raggio operativo sorprendentemente minore, con 960 km di autonomia interna e 1600 circa di trasferimento, anche se la struttura è rinforzata con 8,5 g sostenibili. Ma l'aereo definitivo tra i J-7 è per l'appunto ancora della genia discendente dal MiG-21F, tra l'altro dotato di una migliore visibilità rispetto all'MF. La nuova e ultima generazione dei J-7 ha visto la versione E volare nel 1990 e ottenere la piena autorizzazione al servizio nel 1993. Con un motore finalmente soddisfacente come il Wopen WP-13F, ali a doppio delta come nel Su-15 di seconda generazione, questo tipo di aereo ha visto un successo non indifferente e 200-300 sono stati prodotti per rimpiazzare, sembra, gli J-7B (piuttosto che i J-6?) . Il rateo di salita a livello del mare è passato da 155 a 195 ms, mentre il limite di G è passato da 7 a 8. La cosa più senzazionale è la capacità di carburante, raddoppiata da 2,08 t a 4,165 per un raggio di 2,200 km col solo carburante interno. Il rateo di virata arriva a 25 gradi ala secondo con un massimo sostenibile a 1000 di 16, l'aerodinamica è stata migliorata nel suo insieme del 43%. La versione export è l'F-7MG con un GEC-Marconi Super Skyranger e sistemi ECM. Questo è il tipo del secondo lotto ordinato dal Pakistan, che una volta armato con missili AIM-9P è un'avversario tutt'altro che agevole da affrontare. L'J-7G ha volato nel 2002 ed è entrato in servizio nel 2003 con una migliore avionica che comprende un sistema radar di scoperta ognitempo, forse il clone dell'Elta EL/M 2001. SI riconosce per il parabrezza in un solo pezzo, come gli esemplari originali ma senza i fenomeni di distorsione delle immagini che questi davano. E' possibile montare un HMS per il pilota abbinato con i missili PL-5 e 8. L'unico problema è che l'aumento di peso ha reso necessario sbarcare un cannone da 30mm, come successe a suo tempo con il Draken svedese. L'ala a doppio delta, per la cronaca, venne disegnata dalla Northwest Polytechnic University. Esistono un KG-8602 RWR e un KG-8605 'noise jammer' interni oltre al lanciachaff GT-1 e un IFF Type 602 'Odd Rods', un HUD, INS e GPS (per quanto sia facile che in caso di problemi gli USA 'spengano' il GPS sulla Cina, in tempo di pace non c'è ragione per non utilizzarlo). IL raggio d'azione arriva a 850 km aria-aria con 2 missili e tre serbatoi, a 550 km con serbatoi e bombe. La massa è di 9100 kg a pieno carico vontro 5300 a vuoto, le dimensioni sono di 8,32x14,89x4,1 m quando l'originale J-7 era 7,15x14,885x4,1 m circa. Gli esemplari pakistani F-7MG hanno ricevuto, come avionica, il FIAR Grifo, un moderno radar raffreddato ad aria con funzioni simili a quelle del radar dell'F-16 ma con un peso più ridotto, funziante in banda I e con un raggio di scoperta di 55 km, sistemato come al solito nel minuscolo cono del muso, dentro la presa d'aria. Queste piccole dimensioni sono un problema perché la portata pratica del radar dipende sia dalla potenza erogata, che dalle dimensioni (specie il diametro) dell'antenna e già sui MiG-21 di seconda e terza generazione di spazio ce n'é poco nonostante una presa d'aria allargata (con negativi effetti sulla visibilità anteriore, peraltro), nel caso degli F-7MG questo è ancora più vero, visto che normalmente esiste solo un radar telemetrico che nel MiG-21F originario era l'Hig Fix, e attualmente è lo Skyranger con portata di 15 km.
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La produzione ha interessato circa 900-1000 aerei, di cui 300 circa per esigenze export. Gli F-7 dei primi modelli al solito presentavano problemi di affidabilità e qualità, e in particolare la cosa frustrò molto gli iraniani che ne provarono alcuni in carico dall'aviazione dell'esercito, con motori che non ne volevano sapere di funzionare bene persino durante la presentazione ufficiale dell'aereo, cosa che ne irritò parecchio gli acquirenti. Nondimeno, tutta l'esperienza con il programma J-7 è servita molto a dare un backgroud di conoscenza preziosissima per i programmi successivi, come l'FC-1 e il J-10, oltre che per rinforzare aeronautiche oppresse da embarghi e scarsità di budget come nel caso della PAF.
===J-8===
Per aggiornarlo al meglio, a quel punto arrivarono i programmi per il suo aggiornamento. L'aereo, noto come 'Finback-B' (finback è il nome di un cetaceo, per via della mole, utilizzato dalla NATO) aveva un muso ridisegnato. In sostanza, si trattava di un caccia che cercava di trasformare le sue capacità in quelle di un intercettore moderno, visto che rispetto al J-7 poteva altrimenti vantare solo una maggiore capacità di carico e sopratutto di autonomia (cosa che ne ha favorito il servizio con la PLA, come anche la sicurezza di due motori piuttosto che uno sui voli marittimi). La nuova versione aveva un muso solido con un grosso radome e prese d'aria laterali. In sostanza, sembrava e forse era un MiG-23 con un'ala da MiG-21, ma con un'aspetto complessivo simile a quello del Su-15 Flagon. Entrò in servizio nel 1992 ma il suo primo volo venne fatto il 12 giugno 1982, e la macchina venne rivelata ufficialmente al Farnborough Air Show del 1986. La produzione iniziò presumibilmente nel 1988. Tra l'altro, l'aereo poteva contare sull'appoggio americano grazie all'approvazione del progetto 'Peace Pearl' di collaborazione con gli USA che includeva la fornitura di 52 radar APG-66 per un valore, assieme ad altri elementi avionici, di 200 milioni di $$. La Grumman avrebbe avuto l'incarico di cooperare con i cinesi della SAC ma la cosa finì nel giugno 1989, con la repressione di Tienammen. All'epoca due F-8 erano negli USA per lavorare all'integrazione dell'avionica, sulla Edwards AFB,California. I sistemi da installare erano tra l'altro l'INS Litton LN-39, data bus 1553, HUD. L'aereo era stato presentato com J-8II a le Bourget del 1989. Bloccato il programma con decorrenza immediata, la fine definitiva venne decretata nel 1990 e i due caccia rispediti in Patria dopo un anno di permanenza negli USA. Finita la guerra Fredda, però, un nuovo orizzonte si apriva: la collaborazione con l'ex-URSS, perché quello che i cinesi cercavano i sovietici l'avevano già approntato con gli upgrade per macchine come i MiG-23 o quantomeno, erano in condizione di proporre sistemi compatibili (anche perché lo spazio per l'avionica sul J-8 non mancava). Un primo accordo venne sigliato già il 14 maggio 1990, una data storica per i rapporti tra i due Paesi. Tra gli articoli sovietici che interessavano ai cinesi vi era il radar Zhuk, pesante 240 kg, capace di inseguire 10 bersagli e attaccarne due entro decine di km di distanza. Così nel 1996 venne rivelato il F_8IIM, con radar Zhuk e missili R-27R, per un balzo in avanti gigantesco rispetto ai J-8 di prima generazione. VOlò probabilmente il 28 aprile di quell'anno e vava molti miglioramenti di dettaglio, per esempio slats capaci di farlo decollare in appena 630 me parafreno per l'arresto in 900, comandi HOTAS, un HUD della LOEC di Louyang, uno schermo monocromatico, casco designatore LOEC (pesante solo 200 gr, campo visivo di 60 gradi, operante sulle teste di ricerca dei missili IR che sono ancora modelli cinesi piuttosto che sovietici come nell'originale sistema russo), RWR con 4 antenne, sistema ECM, computer digitale etc.. Pochi esemplari vennero prodotti, assieme ai nuovi J-8D che erano dotati di sonda per il rifornimento in volo con un raggio conseguentemte aumentato a 1200 km. Un primo ordine arrivò per 24 esemplari, suddivisi tra Aviazione e Marina. Un altro modello, del 1988, era un interessante prototipo chiamato J-8IIACT con sistema di comandi FBW per la prima volta in una macchina cinese. A dire il vero, il numero di varianti è ben più lungo, comprendendo i J-8II Block 2 con radr KLJ-1, primo volo del novembre 1989, e i J-8C con radar Elta M2034 e motori turbofan WP-14, i caccia J-8F con missili a guida radar attiva PL-12, i caccia J-8II con radar Zhuk-8II di cui sopra, e non è ben chiaro quali sono in servizio, ma di sicuro nessuno è stato esportato.
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Proprio uno di questi caccia della versione B o D ebbe il famoso incontro con un EP-3 ARIES che stava 'curiosando' al largo delle coste cinesi. L'incidente com'é noto venne causato dalla collisione che si verificò tra il caccia e il pattugliatore-spia americano. Questo atterrò su di una base cinese per l'emergenza, essendo rimasto senza muso, ma il caccia precipitò in mare uccidendo il pilota, che poco prima aveva mostrato agli americani il suo indirizzo email su di un foglietto di carta. La situazione precipitò a livello diplomatico, prima dell'11 settembre il mondo era piuttosto diverso nello schema di alleanze e l'ARIES era un aereo molto delicato di cui gli USA proteggevano i segreti. Non gradirono ovviamente che i cinesi lo vedessero troppo da vicino. Un incidente simile avvenne nel 1987 con un Su-27, allora nuovissimo caccia da combattimento della V-VS e un P-3 Orion. Cose simili succedono di continuo, specie all'epoca della guerra fredda, ma raramente se ne ha notizia. In quel caso, il caccia russo si avvicinò ad un Orion norvegese e nel successivo impatto (senza gravi conseguenze) gli portò via 10 cm di elica, ma non precipitò come nel caso dello sfortunato aereo cinese. Forse la cosa più interessante dell'F-8/J.8 è la sua capacità di carico: con 4500 kg è possibile equipaggiarlo con capacità d'attacco notevoli, per esempio un grappolo di 6 bombe da 250 kg sotto la fusoliera, 2 lanciarazzi e 4 missili IR sotto le ali. Strano che non sia mai stato pensato di adattarlo a missioni d'attacco, come è accaduto al MiG-23, e che non ne sia mai stata mostrata una versione biposto. In ogni caso, chiaramente il caccia di gran lunga più importante tra quelli pesanti si è rivelato il Su-27, che ha raggio d'azione, agilità e potenza di fuoco senza compromessi e grandemente maggiori che il J-8. Quest'ultimo al più è migliore come immagine radar, assai minore, e non casualmente è stato sperimentato con una vernice stealth capace di ridurla del 60% nelle bande E/J. Lo ha annunciato nel 2000 (alla fiera aeronautica di Zuhai) la Xikai di Pechino.
===J-9===
===J-10===
La struttura di questo nuovo, interessante apparecchio è tipica dei progetti eurocanard: motore singolo, presa d'aria ventrale con struttura scatolata, ala a delta di grande estensione con bordo d'attacco composito, bordo d'uscita a freccia negativa, abitacolo rialzato con tettuccio grossomodo a bolla. Vi sono minime differenze con il Lavi quanto a dimensioni, con una lunghezza di appena il 7% superiore; eppure, a vederlo cm'é, il J-10 sembra molto più lungo, con la sua fusoliera sottile. Le alette canard, benché posteriori all'abitacolo non si sovrappongono alla pianta delle ali, differentemente dal Lavi, mentre la superficie offerta è generosa arrivando ad oltre 33 mq. La spinta del caccia non è da meno, essendo basata sul motore AL-31F del Su-27 con 12.500 kgs, servito da un impianto di carburante di 5.625 l (4500 kg), serbatoi esterni da 1200-1800 l esclusi.
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La sagoma slanciata e aggressiva dei Chengdu J-10 farà molto probabilmente la sua comparsa sui cieli di Pechino durante le Olimpiadi. Un modo per far conoscere al pubblico i prodotti dell'alta tecnologia cinese, che nel caso in specie sono stati ordinati in circa 200-300 esemplari e vengono prodotti al ritmo di 2-3 al mese. Il caccia è anche offerto all'export (per esempio potrebbe essere importante per i pakistani o gli iraniani) al prezzo di 42,5 milioni di dollari, né tanto né poco considerando che un Super Hornet pare costi attorno ai 60 milioni, come del resto anche le ultimissime versioni degli F-16 (i Block 60). Considerando anche l'attuale caduta del valore del dollaro, svalutato per favorire l'export americano questo porterebbe il costo del caccia a circa (2007) 30 milioni di euro o 60 miliardi di lire. Anche per i prodotti cinesi il tempo dei caccia ad un milione di dollari è definitivamente tramontato con l'entrata nell'era dell''alta tecnologia'.
===J-11===
===J-12===
Questo caccia non viene con un ordine cronologico rispetto al Flanker. Esso era semplicemente un caccia leggero pensato per sostituire i J-6 nel lungo periodo. In un certo senso stava al J-6 come il J-10 Vanguard al J-11 Flanker. Aveva cioè un solo motore dello stesso tipo. Competè per il requisito del secondo semestre 1967 con lo Shenyang J-11 munito di un R.R. a doppio flusso del tipo Spey Mk .512, ma la Nanchang ( o meglio lo stabilimento 611) presentò il J-12 con un solo WP-6. Era una mossa sensata perché lo Spey risultò difficile da ottenere come produzione su licenza, e il J-11 venne abbandonato. Il J-12 venne costruito come prototipo. Era vagamente simile ad un Mystere o un F-100, ma era molto più piccolo. La progettazione inizsiò ne l1969 e 17 mesi dopo il prototipo errivò al volo, con tre prototipi costruiti tra il 1970 e il 1973. Nel 1974 dopo varie modifiche (tra l'altro avere un singolo motore WP-6 non risultò salutare per la scarsa affidabilità) arrivaro altri 6 prototipi che iniziarono a volare nel 1975 raggiungendo con un solo motore mach 1,38 come o quasi che nel caso del J-6. Anche l'accellerazione risultò brillante, la tangenza di 13.700 m e la corsa di decollo di 500 m. Ma per motivi di costi quest'aereo non ebbe seguito: dopotutto non offriva miglioramenti reali rispetto al J-6, anzi casomai aveva un minore carico utile. Era insensato non puntare sul J-7, che aveva la sua buona parte di problemi ma era un progetto da mach 2, e così il progetto venne abbandonato attorno al 1978. Per la precisione, questo caccia aveva anche un nome proprio: Li Xiangyang, che era il nome del protagonista di un film cinese dell'epoca, molto popolare.
==2007==
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