Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Cina: differenze tra le versioni

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* 400 mezzi da sbarco
* 850 velivoli dell'aviazione navale
 
==I caccia made in China==
 
'''J-2''': Il primo caccia così designato era il MiG-15, nella versione Bis era JJ-2, nel modello UTI diventava JJ-2 o FT-2. J stava per 'Jian' o Jianjij. La costruzione di questo apparecchio in Cina non è stata mai intrapresa, o quantomeno non vi sono prove in merito.
 
'''J-4/5''': questo era il MiG-17 che venne prodotto anche con queste designazioni e nelle versioni da caccia, intercettazione ognitempo, addestramento e ricognizione era (non senza confusione): J o F-5, F-5A, F-5R, FT-5 e FR-5. Costruiti in non meno di 767, esportati in varie nazioni come il Sudan e l'Albania, ma nondimeno, sembra ben strano che ancora pochi anni fa ne venissero indicati circa 500 in servizio tra incidenti ed export. In parte potrebbero essere stati anche quelli forniti dall'URSS in centinaia di esemplari negli anni '50.
 
'''Caccia non realizzati''': il DF-104 (Dong Feng) studiato a Shenjang con l'aiuto sovietico capace di raggiungere mach 1,4. Non ebbe seguito e allora si sviluppò il DF-107 con velocità stimata di 1,8 mach e 20.000 m di tangenza, ma nel 1959 questo aereo, simile ad un F-8, venne abbandonato. Il DF 113 era dotato di un motore WP-814 con una previsione per mach 2,5 e 25.000 m di tangenza, ma non ha avuto seguito nemmeno questo, visto che venne preferito il MiG-21.
 
'''J-6''': con il secondo piano quinquennale cinese venne comprata la licenza di produzione del caccia MiG-19, un caccia supersonico bimotore, con accordo del gennaio 1958, ma non sembrava un grande affare, visto che i sovietici stavano per rimpiazzarlo con il MiG-21. Uno dei modelli prodotti doveva essere il MiG-19P con radar Tikhnomirov RP-1 Izumrud-1 (lo 'Scan Fix'). Il primo esemplare venne assemblato con componenti russe e volò il 17 dicembre 1958, mentre il 28 settembre successivo arrivò il primo J-6 'cinese' a tutti gli effetti. I caccia MiG-19PM aveva un accordo più lungo tra deriva e fusoliera, piani interamente mobili per gli equilibratori di coda e altro ancora, e i primi 5 vennero costruiti con kit sovietici come J-6B. Dopo la crisi seguita dalla 'rottura ideologica' con l'URSS del 1960 divenne difficile continuare il programma, ma nel 1961 utilizzando le attrezzature sovietiche fu possibile rimetter in moto la produzione con il MiG-19S Farmer-C che non aveva il radar e i motori Wopen-6 (RD-9BF-811).
 
Il primo volo avvenne nel dicembre 1961 e due anni dopo i primi aerei vennero accettati dall'AFPLA. I caccia vennero prodotti in quantità enormi ed ebbero un successo incredibile: oltre 3.000 macchine, forse oltre 4.000, molte delle quali esportate. Venne prodotta anche la versione FT-6 biposto, che nell'URSS non venne prodotta (come del resto, nemmeno la versione biposto del MiG-17). L'J/F-6C era leggermente modificato, l'JZ-6 venne prodotto dal 1967 con macchine fotografiche, dal 1976 anche con sensori IR. Il biposto FT-6 venne realizzato nel 1970, con volo il 6 novembre di quell'anno con 634 esemplari costruiti, anch'essi esportati. Il J-6III era dotato di un piccolo cono interno alle prese d'aria, che però non era dotato di un radar e motori nuovi, ma senza successo dopo che il volo del prototipo avvenne il 6 agosto 1969. La versione J-6A o J-6IV era dotata di un radar , prodotto a Guizhou. Aveva missili PL-2 e prodotto in quantità limitata, con omologazione nel 1971. Nell'insieme il caccia J-6 era un caccia superato, ma che permise ai cinesi di restare con una forza da caccia adeguata (entro certi limiti) e capace di far loro superare la Rivoluzione culturale con macchine da caccia ad alte prestazioni ragionevolmente capaci e prestanti, grazie anche al fatto di avere montato un terzo, potentissimo cannone NR-30 nel muso, come nei precedenti MiG, aggiungendosi agli altri 2.
 
'''A-5''': questo era un caccia d'attacco che derivò dalla riprogettazione del caccia J-6.
 
==2007==