Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Taiwan-2: differenze tra le versioni

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Come suaccennato, la principale preoccupazione di Taiwan era la difesa antimissile. Per ridurre tale preoccupazione, la soluzione era pronta, ma non senza costi. In effetti, tutta la questione era di tipo politico: usare molti missili come strumenti 'diplomatici' avrebbe potuto vanificare letteralmente lo schieramento militare taiwanese, perché la sola minaccia di attacchi missilistici reiterati contro Taipei e altri centri industriali avrebbe potuto piegare politicamente la nazione e costringerla ad accettare un'invasione da parte cinese senza combattere. Il programma -antidoto era giù pronto nel 2000 con l'approvazione da parte dell'amministrazione Clinton della vendita di due radar AN/FPS-115 PAVE PAWS modificati per compiti di allarme e inseguimento contro i missili balistici. Si tratta di radar potentissimi, che si aggiungono ad altri già in servizio, e che sono stati previsti a nord e sud dell'isola. Avrebbero consentito un preavviso di circa 10 minuti contro un attacco missilistico, anche se bisogna dire che questo dipende dal tipo di arma utilizzata e dalla traiettoria, visto che in certi punti Taiwan dista solo 120 km dalla Cina. La loro acquisizione era collegata al programma AN BOND (Nazione sicura). Questi radar hanno una portata di 3000 km e quindi danno a Taiwan la possibilità di controllare gran parte dei cieli dell'Estremo oriente, in più venne lanciato in orbita il primo satellite per il missile warning, il ROCSAT-2, buono anche come satellite spia militare. Altri radar in acquisizione erano quelli del programma AN YU (Spazio aereo sicuro) per la guerra aerea 'convenzionale', ovvero la commessa per 11 radar tridimensionali a lungo raggio, 7 Lockheed Martin AN/FPS-117 e 4 AN/TPS-117 aviotrasportabili, quindi mobili per servire dove vi fosse stato bisogno. Questa commessa aveva un valore di 300 milioni di dollari e permetteva anche una funzione contro i missili balistici con scoperta a 300 km di protata massima. Tutto questo sarebbe stato tra l'altro in sostituzione dei 7 radar bidimensionali che erano all'epoca operativi. L'adattamento al ruolo ABM era anche svolto con un'altra commessa da 96 milioni per aggiornare 4 sistemi AN/TPS-59 fissi e 4 AN/TPS-43F mobili allo standard TPS-75(V) che avrebbe consentito una difesa anche dai missili balistici.
 
Con tutti questi radar disponibili, integrati da quelli per le armi antiaeree, quelli navali, dei caccia e degli aerei E-2T, v'era da mensionare a quel punto le capacità dei missili antimissile, che dovevnao essere portate a questo valore. La serie di armi per la difesa ABM era impressionante ed erano pre giunta implementati nel programma TSENG HSI: questo integrava le batterie missilistiche che erano: 3 batterie di Patriot PAC 2+ MADS, 6 batterie TIEN KUNG 2 e anche le varie batterie di HAWK modificati allo standard PIP III. Ma per migliorare le capacità antimissili balistici l'Amministrazione Bush premeva per 6-9 batterie di PAC-3, con intercettori ERINT.A partire dal 2001 i taiwanesi sono stati ammessi, con il loro Ministero della Difesa alla discussione sullo sviluppo del PAC-3, e nel 2003 un team di 10 esperti americani ha visitato Taiwan per 'sensibilizzare' le autorità sulla preferenza per la lotta antimissile. Bush è arrivato a mettere in dubbio la volontà di Taiwan di assicuare la propria difesa antimissile.
 
Ma il problema di questa operazione non è tanto di volontà o di tecnica: è che il programma congiunto dei due super-radar e dei PAC-3 costava complessivamente oltre 31 miliardi di dollari.. qualcosa come un milione di $$ per kmq dell'isola e oltre 10.000 dollari per ciascuno dei 23 milioni di abitanti taiwanesi. E' chiaro, con tali numeri, che vi fossero parecchi dubbi sulla reale efficacia di tutto questo sistema e l'esitazione del governo taiwanese era tutt'altro che immotivata.
 
Ma il problema era anche un'altro: un missile balistico classe Scud costava circa 1 milione di dollari o poco più, il che significava che con gli stessi soldi del sistema antimissile taiwanese era possibile comprare 30.000 missili balistici: come si sarebbe potuto competere con una tale minaccia missilistica? La risposta, evidentemente, è che non si poteva: la difesa costa sempre molto di più per l'attacco e una forza di missili balistici tattici cinesi, in sinergia con aerei, missili cruise e mine avrebbe potuto piegare una difesa che i taiwanesi potessero mettere in campo, anche perchè non sarebbero bastati tutti i Patriot prodotti nel mondo per fermare le migliaia di missili balistici che i cinesi volendo avrebbero potuto costruire e schierare. LA cosa non stupisca: le V-1 tedesche, per quanto primitive, ebbero un rapporto costo:efficacia di 5:1 contro le difese inglesi, ma la guerra era persa contro un nemico troppo forte. Qui la potenza di maggiore forza, delle due, è la Cina e la sua minaccia missilistica è nominalmente impossibile da superare in termini di rapporto-costo efficacia. In ogni caso, qualcosa bisognava pur fare e allora l'adm. Bush ha anche minacciato anche di bloccare altre commesse, come quelle degli elicotteri Apache LONGBOW.
 
 
===Aeronautica===
 
Strano a dirsi, l'avvento dei Progressisti ha fatto sì che la RoCAF diventasse una forza maggiormente offensiva. Prima, nonostante i proclami del partito nazionalista era sopratutto una forza da difesa aerea. La RoCAF stava valutando di combattere guerre 'fuori area' (cioè sulla Cina) e per questo aveva bisogno di caccia per 'supremazia' aerea, valutando Rafaele, EFA, F-22, F-35, F-18E/F.
 
Per quanto riguarda gli aerei, nel 2004 vi erano 57 Mirage operativi, dopo che uno andò perso in un combattimento simulato e due biposto per avarie di motori causati dall'ingestione di sfortunati pennuti. Essi erano già in fase di aggiornamento con nuova avionica, sistemi d'arma aria-terra francesi e americani, tra cui probabilmente anche missili SCALP, nonché una sonda per rifornimento in volo.
 
La forza di 136 F-16 operativi era diffusatra 7 squadroni da caccia e una da ricognizione, oltre a una sulla Luke AFB in California dove vi erano piloti in addestramento. Nonostante il fatto che fossero caccia da difesa aerea, in pratica sono stati con gli anni riforniti anche di armi aria-terra, come i missili Harpoon venduti nella versione G in 54 esemplari nel 1999, così da equipaggiare una squadriglia sulla costa orientale dell'isola per contrastare eventuali blocchi navali cinesi. La serie di aggiornamenti riguardava anche la vendita di 67 pod SHARPSHOOTER, un lotto di 40 missili AGM-65G, un elmetto HMD, computer aggiornato dallo standard 3000 al 3051, compatibilità con in nuovo e micidiale missile AIM-9X. Non soltanto, ma ai 128 pod ALQ-184 sono stati aggiunti 50 ALE-50 che sono decoy trainati, che hanno visto Taiwan come primo utente di questo sistema.
 
La disponibilità per le bombe JADM e missili HARM C è stato giudicata troppo 'offensivo', ma l'Amministrazione Bush ha consentito nondimeno l'aggiornamento del sistema avionico con le relative modifiche per la compatibilità con tali armamenti, il che significa che in caso di necessità sarebbero semplicemente consegnati. I piloti degli F-16 in America fanno del resto anche addestramenti simulati con quello che non hanno: per esempio, dal 2001 ha avuto luogo un programma per il rifornimento in volo, che la RoCAF non ha disponibile. Sempre nel 2001 gli USA approvarono la vendita di 200 AIM-120 AMRAAM, la più recente versione del missile, ma li tennero da parte fino a quando armi simili non fossero anche in servizio con la Cina, cosa che è accaduta con gli AA-12 dei SU-30MKK. Infine un sistema di simulazione avanzata per l'ACMI ha permesso di migliorare l'addestramento e sostituire la forza di F-5 impiegati come aggressors.
 
Gli IDF erano
 
===Marina===