Esperanto/Parti del discorso ricavabili da radice: differenze tra le versioni

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==Parti del discorso ricavabili dalla radice==
==Riconoscere le desinenze==
In esperanto, come in molte altre lingue, le parole sono composte da una radice eche dacontiene unail desinenzasignificato della parola. GliUn elementimeccanismo delladi frasesuffissi (sostantivi,e prefissi rende poi il significato della aggettiviparola, verbiche edpuò avverbi)essere sonofacilmente immediatamentemodificato riconoscibilida nelchi contestoparla. dellaTale frasemeccanismo, grazieclassifica l’esperanto tra le lingue cosiddette ''agglutinanti'' (parti vengono "appiccicate" alla lororadice desinenza.precisandone Vediamoil significato nel dettaglio:<br/>contesto della frase).
 
===Il sostantivo===
In esperanto i sostantivi terminano sempre con la lettera '''-o'''.
 
I sostantivi, aggettivi, verbi ed avverbi sono parti del discorso immediatamente riconoscibili in esperanto, grazie alla loro desinenza, che caratterizza ognuna di queste categorie.
 
===Il sostantivo (o nome)===
In esperanto i sostantivi terminano sempre con la lettera '''-o'''.
Ad esempio:
* dom'''o''' - ''casa''
* hund'''o''' - ''cane''
* belec'''o''' - ''bellezza''
 
I sostantivi non hanno propriamente un genere grammaticale. Esiste una distinzione di genere solo per quelle parole, riferite a persone o animali, in cui si deve far distinzione tra sesso per motivi pratici e sociali, che sarà trattata comunque nel capitolo apposito.
 
 
===L'aggettivo===
GliLa desinenza degli aggettivi, invece hanno come finaleè la lettera '''-a''':
 
Ad esempio:
Line 19 ⟶ 24:
* jun'''a''' - ''giovane''
* ruĝ'''a''' - ''rosso''
 
Gli aggettivi sono invariabili per quanto riguarda genere. Essi però (come vedremo più avanti) si accordano al nome per il numero, e per l’unico caso.
 
 
===Il verbo===
I verbi all'infinito terminano in '''-i'''
 
Ad esempio:
* far'''i''' - ''fare''
* dir'''i''' - ''dire''
* dorm'''i''' - ''dormire''
 
Ovviamente per dare informazioni sul modo ed il tempo in cui l’azione espressa dal verbo, bisogna coniugare tali verbi, come è spiegato nella sezione dedicata al verbo.
 
===L'avverbio===
Un avverbio è molto simile ad un aggettivo, ma mentre un aggettivo indica una qualità di un nome (sostantivo), un avverbio indica una qualità del verbo (in che modo viene svolta l’azione). Gli avverbi dell’esperanto hanno sempre desinenza '''-e''':
Gli avverbi terminano sempre in '''-e'''
 
* bon'''e''' - ''bene''
Line 35 ⟶ 45:
* klar'''e''' - ''chiaramente''
 
In esperanto come in italiano, gli avverbi sono invariabili.
 
==RiconoscereVantaggi ledelle desinenze==
Il vantaggio di tale sistema consiste nella possibilità di "giocare" con tali desinenze, passando dal nome all’aggettivo correlato, oppure al verbo o all’avverbio, e viceversa. Basta cambiare la desinenza.
Ad esempio, prendiamo la parola italiana ''padre'', che è un nome; l’avverbio ad esso collegato è ''paternamente'', l’aggettivo è ''paterno'', mentre il verbo potrebbe essere ''comportarsi da padre''. Una persona straniera che studia l’italiano (ma questo vale per tantissime altre lingue) dovrebbe consultare il dizionario quattro volte per avere questi quattro significati. Chi studia l’esperanto solo una volta. Avendo una delle quattro parole, ad esempio ''patro'', cambiando l’ultima vocale avrà il relativo verbo, avverbio o aggettivo. Allo stesso modo, conoscendo ''patro'' e sentendo ''patre'' saprà ricavarne il suo significato con certezza (l’esperanto non contiene eccezioni).
Altro esempio, ''ludo'' significa ''gioco'', ''giocare'' si dice ''ludi'', ''giocosamente'' si dice ''lude'', ''giocoso'' si dice ''luda''.
 
 
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