Forze armate mondiali dal secondo dopoguerra al XXI secolo/Romania: differenze tra le versioni

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Per analizzare la situazione bisogna tenere conto, anzitutto, del bilancio della difesa che quell'anno era stabilito in 227 miliardi di lei, ovvero 780 milioni di dollari, di cui 6,5 di aiuti USA. Questo bilancio va visto rispetto per esempio a quello italiano, che nello stesso anno era di 31.061 miliardi, che era l'1,59% del PIL. La Romania invece, nello stesso anno investiva il 2,1% del PIL nel settore militare. Questo significa che il PIL italiano era di oltre 1.953.000 miliardi, mentre il PIL rumeno era di 37,142 milioni di dollari circa. Posto un cambio dell'ordine di 2.000 lire per dollaro, vi era una differenza di 26:1 in PIL, e di circa 20:1 in termini di bilancio per le Forze armate. Con questi dati relativi alla ricchezza prodotta e agli investimenti per le forze armate, le prospettive di aggiornamento con equipaggiamenti sofisticati, o anche solo con un adeguato addestramento erano semplicemte inesistenti: per eguagliare l'Italia (il cui budget era poco oltre la metà di quello delle altre principali potenze europee) la Romania avrebbe dovuto consacrare il 40% del suo PIL alla funzione difesa, cosa che avrebbe affossato la nazione già in una situazione di estrema povertà comparata all'Europa occidentale. Nondimeno, vi erano cospicui armamenti convenzionali nei depositi, e vari piani di aggiornamento per alcuni sistemi d'arma, velivoli, aerei.
 
 
Nel frattempo, il riordino delle F.A. aveva visto la riduzione di 41,000 uomini e di ridurre a 195.000 la forza complessiva delle F.A. rumene entro il 2000. Nel frattempo, la Romania voleva entrare nella NATO e anche l'opinione pubblica era d'accordo, con un sondaggio del 95% di favorevoli a tale decisione.
 
Tra i programmi d'aggiornamento vi erano quelli per 4 C-130B, l'aggiornamento dei MiG-21 allo standard LANCER con la Elbit israeliana, che avrebbero avuto comandi HOTAS, nuovo radar, GPS e altro ancora e le cui forniture iniziarono nel 1996 , aggiornamento degli IAR-93 e 99, dei cannoni binati da 30mm, introduzione dei missili Magic 2, aggiornamento dei carri con il TR-85M1, nuovi APC, munizioni NATO e relative armi da 5,56mm, 9mm, 155mm.
 
La situazione, in termini di uomini ed equipaggiamenti era la seguente: