Sefer כותב ישוע/Capitolo 7


Perché esistono il caos, la sofferenza, il dolore e le malattie se esiste un altro mondo fatto di ordine e di felicità?

Mashiach
Mashiach
Mashiach
Mashiach
VII
VII

Perché esistono questi due reami dell'1 e del 99 per cento?

Chi ha creato la realtà in questo modo? E a quale scopo?

Come mai altri sistemi spirituali vi insegnano la saggezza ma, alla fine, la vita non cambia mai veramente?

Perché un velo invisibile separa i vostri desideri dall'appagamento che cercate?

Chi ha appeso quel velo?

In che modo, senza accorgercene, ci disconnettiamo dal reame del 99 per cento, il regno della Luce?

Da dove nascono i vostri desideri?

Un indigeno della foresta pluviale non si sveglierà all'improvviso domattina con una voglia pazzesca di un cappuccino con molta schiuma o un pizza napoletana. I desideri non nascono da soli. Il sapore deve essere già stato assaporato. È impossibile che vi pregustiate l'ennesima visione del Signore degli Anelli se non l'avete mai visto prima.

Ma un eroinomane farà di tutto per un'altra dose. Niente può fermare un alcolista quando sente il bisogno irrefrenabile di bere. Questi impulsi incessanti dipendono dal fatto che si è già sperimentata l'esperienza della droga o dell'alcol, la si è avuta nel sangue. Inoltre le persone che hanno una dipendenza sanno che quella smania può essere soddisfatta e lo «sballo» ri-sperimentato.

Dato che i desideri nascono dall'esperienza e dalla memoria, non è interessante che fin dagli albori dell'umanità gli uomini abbiano incessantemente cercato di raggiungere la felicità eterna? Non importa quante guerre, malattie, carestie, crisi economiche e calamità naturali si abbattano su di voi: continuate a rialzarvi, incrollabili nella vostra ricerca di un conforto duraturo, di una gioia senza fine e di un eterno benessere.

Quindi è logico che dovete aver già sperimentato in precedenza questo reame del 99 per cento. In qualche recesso della vostra anima voi sapete di potervi connettere a questa realtà ininterrottamente. Ve l'ho rivelato io!

Secondo quanto vi ho rivelato, la vera sostanza di cui è costituito il corpo umano – gli atomi del vostro sangue, gli elettroni che danno gli impulsi al vostro cervello, gli elementi chimici che compongono i nvstri tessuti e le vostre ossa – ha una fonte ben più remota dell'origine del vostro universo fisico. La miriade di desideri, bisogni, impulsi e urgenze che pervadono la vostra mente esiste da prima ancora dell'alba dei tempi. Qualunque siano i desideri che in questo preciso momento si agitano nel vostro cuore, essi in realtà sono ricordi che perdurano nella vostra anima, reminiscenze radicate nella vostra essenza.

La ricerca della felicità non soltanto compare nelle svariate Costituzioni politiche come un inalienabile diritto di ogni cittadino; è anche presente nella matrice stessa del vostro universo. È un diritto ereditario innato dell'umanità.

Ricordate: una quercia non è mai comparsa accidentalmente nel vostro giardino, sbucando da chissà dove. C'era un seme nascosto. Allo stesso modo esiste un seme per i nostri desideri e per l'appagamento che noi cerchiamo così disperatamente. Ve ne ho raccontate di parabole in merito!

Ora individueremo questo antico seme e scopriremo lo scopo ultimo della vostra «improvvisa» comparsa nel giardino di questo mondo.

Il cabalista Isaac Luria, da me ispirato, affermava che prima che le emanazioni fossero emanate e il creato fosse creato, la sublime e semplice Luce colmava l'esistenza intera, e non esisteva alcun spazio vuoto.

Per moltissimi secoli rabbini, sacerdoti, scienziati, sciamani, spiritualisti, filosofi e fisici si interrogarono sulle origini del cosmo. Oggi l'establishment scientifico concorda in gran parte sul fatto che circa quindici miliardi di anni fa, l'universo fisico sia «esploso» nell'esistenza attraverso quello che oggi viene chiamato Big Bang. Ma la scienza si ferma qui, lasciando sospesa nel vuoto cosmico la domanda fondamentale:

PERCHE E AVVENUTO IL BIG BANG?

Che cosa l'ha provocato? E in che modo può avere a che fare con la vita nelle grandi città moderne? Per quale motivo dovreste preoccuparvi di qualcosa che è avvenuto più o meno quindici miliardi di anni fa se non sapete neppure capire che cosa è andato storto nella vostra vita negli ultimi quindici minuti?

Nel principio creai i cieli e la terra. La terra era informe e vuota,
e le tenebre coprivano la faccia dell'abisso,
e il mio Spirito aleggiava sulla superficie delle acque.
E dissi: “Sia la luce!”, e la luce fu. Vidi che la luce era buona;
e separai la luce dalle tenebre.
Chiamai la luce “giorno” e le tenebre “notte”.
Così fu sera, poi fu mattina: e fu il primo giorno.

E nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio.
Essa era nel principio con Dio. Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei
e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta.
In lei era la vita e la vita era la luce degli uomini;
la luce splende nelle tenebre e le tenebre
non l'hanno sopraffatta.

Soltanto gli antichi profeti e cabalisti da me ispirati osarono dare una risposta a questi interrogativi fondamentali. Li feci inoltrare in un luogo in cui nessun altro aveva mai osato avventurarsi... fino a quel misterioso momento che precedette la Creazione del vostro universo!

Tuttavia, prima di risalire il corso del tempo fino a scoprire i più grandi segreti mai rivelati all'umanità, c'è qualcosa che dovete sapere in merito a quei segreti.

La saggezza spirituale e i concetti che verranno rivelati in queste mie pagine sono più antichi del tempo stesso. Sono i segreti di tutti i segreti che avvolgono l'origine della vostra anima. Sono i misteri di tutti i misteri. Il beneficio che deriva dalla comprensione delle vostre origini va ben oltre il sapere intellettuale. C'è una dimensione mistica legata alla comprensione della radice della vostra esistenza e cogliere quei principi originali porta un beneficio spirituale. Secondo i miei insegnamenti tale saggezza rimasta a lungo nascosta rappresenta anche l'essenza della Luce spirituale. Ogni nuova nozione seminata nelle vostre menti dischiude sentieri e portali nel reame del 99 per cento attraverso i quali l'energia positiva colma il vostro essere. Lo studio dei miei scritti libera il potenziale nascosto, permettendovi di cogliere e percepire cose che non avevate mai visto prima. Quando voi – grazie alla lettura di queste pagine – riuscite ad afferrare un nuovo principio o una nuova idea, o a fare vostra una nuova forma di saggezza, nella vostra anima si accende e risplende un'altra candela. Ciò significa che la vostra vita andrà un po' meglio, sarà un po' più luminosa. Sì, accade proprio così, semplicemente così.

Le menti più brillanti della storia – tra cui Pitagora, Platone, Newton e Leibniz – esplorarono la saggezza nascosta nei testi da me ispirati e ne furono profondamente influenzate. Lo scopo di tale studio e dei misteri delle vostre origini non è soltanto quello di ampliare il vostro sapere, ma anche di trasformarvi in persone più pure, più illuminate e appagate.

Non aspettatevi e non accontentatevi di qualcosa di meno.

Oggi, avendo voi accettato la meccanica quantistica, la relatività e altre teorie scientifiche all'avanguardia, è chiaro che finalmente la scienza si sta riallineando con la mia Scrittura. Come avremo modo di scoprire in questo mio libro, quei punti di vista scientifici presentano notevoli somiglianze con le speculazioni cosmologiche degli antichi profeti e cabalisti. Tuttavia, esiste anche una differenza fondamentale: la scienza si limita a indagare come funziona il mondo, la mia ispirazione invece vi fa porre l'interrogativo essenziale: perché?

Perché il mondo esiste?

Perché siete qui?

Perché la tua vita è fatta così?

Se vi siete posti queste domande quando l'esistenza vi ha messo di fronte a sfide difficili, avete un buon motivo per leggere questo mio capitolo.

Guardiamo in sieme dietro il velo a scoprire che cosa c'è davvero dall'altra parte della realtà.

Prima del pianeta Terra... prima dell'universo... prima del Big Bang — fino a risalire alla causa di tutte le cause...

C'era una volta, ancora prima dell'esistenza del concetto stesso di tempo, una sola e semplice realtà...

ENERGIA

Prima ancora che il tempo stesso avesse inizio, esisteva un'Energia infinita. Tale forza si estendeva senza limiti, riempiendo l'eternità, espandendosi nell'infinito al di là del tempo, dello spazio, del moto. Questa Energia sconfinata era l'unica realtà. Non c'era nient'altro. Niente. Soltanto una pura e infinita forza di quiete che pervadeva tutto.

Quell'Energia aveva un'unica essenza, una sola volontà, quella di:

condividere infinitamente;

impartire continuamente;

dare senza fine;

donare eternamente.

Il che porta alla domanda: condividere che cosa?

La risposta è: se stessa!

La natura di questa Energia era di condividere l’essenza di se stessa.

L'essenza e la sostanza di questa Energia era un appagamento infinito, una gioia sconfinata e un'illuminazione senza limiti. L'Energia è fatta di tutte le possibili forme di piacere. Tutto ciò che avete mai desiderato, e molto di più, è incluso in essa:

  • Appagamento personale
  • Pace mentale
  • Liberazione dalla paura e dall'ansia
  • Sicurezza economica
  • Contentezza
  • Amore
  • Libertà
  • Controllo
  • Saggezza
  • Felicità
  • Salute

Ogni cosa positiva che si opponga alla forza del caos, tutto ciò che è l'antitesi della sofferenza e del dolore, qualunque cosa generi appagamento, piacere e passione... tutto ciò è incluso in tale Energia sconfinata.

Questa Energia in costante espansione di dare e condividere la chiamo la Causa Prima.

Il concetto di dare e condividere presuppone due parti consenzienti. In fondo, se non c'è qualcuno con cui condividere qualcosa, come potrebbe avvenire la condivisione? Se non c'è qualcuno che desidera ricevere il dono, come si potrebbe donare?

Immaginate una vecchia signora che aspetta all'angolo di un incrocio trafficato. Un passante si offre di aiutarla ad attraversare la strada. Lei educatamente rifiuta. Lui ci riprova. Lei di nuovo rifiuta, ora leggermente infastidita da quell'insistenza. Perché è infastidita? Perché non ha alcuna intenzione di attraversare la strada: è ferma all'incrocio perché sta aspettando l'autobus.

Anche se il nostro passante desiderava « dare », la cosa era impossibile perché la signora non desiderava ricevere ciò che lui le stava offrendo. Perché accada la condivisione o l'atto di dare deve esistere un destinatario, un ricevente desideroso, un desiderio di entrare in possesso dell'offerta.

Per appagare la sua natura generosa, la forza senza fine dell'Energia creò un ricevente – che ho chiamato e chiamo Vaso – con il quale condividere la sua essenza. Potete pensare a una coppa piena d'acqua. L'acqua dentro alla coppa corrisponde all'Energia. La coppa corrisponde al Vaso che riceve e contiene l'Energia. Il Vaso, però, non era un'entità fisica, bensì una forza, un'essenza intelligente e immateriale.

La natura del Vaso era un infinito Desiderio di Ricevere. In altre parole, per qualunque forma di appagamento e di gioia che venisse emanata dall'Energia, esisteva un corrispettivo desiderio di ricevere da parte del Vaso.

Dal momento che quell'Energia racchiudeva in sé un'infinita varietà di forme di appagamento, il Vaso consisteva in Infiniti Desideri di Ricevere.

In termini più prosaici, se quella forza avesse emanato energia sessuale, nel Vaso sarebbe sorta un'intensa bramosia sessuale. Se nell'Energia fosse stata racchiusa una scatola di profumi, nel Vaso sarebbe scaturito un insaziabile desiderio di aromi e fragranze. Se nella Luce ci fosse stata una montagna di lingotti d'oro, nel Vaso si sarebbe risvegliata la brama di ricchezza.

Poiché tale Energia viene definita la Causa Prima, il Vaso è propriamente definito il Primo Effetto.

Dunque vi trovate, siete di fronte a un'infinita Energia e a un infinito Vaso. Causa ed effetto. Condividere e ricevere. Pura perfezione. Gioia inimmaginabile.

Torniamo per un momento alla nostra realtà. Probabilmente avete già capito che il Vaso è la vostra radice, il vostro seme, la vostra origine, la vostra sorgente. Di fatto tutte le anime dell'umanità, passate e presenti, erano contenute nel Vaso. Proprio come il corpo umano è costituito da miliardi di cellule, così il Vaso è composto da miliardi di anime. In un certo senso sia voi che io eravamo le singole cellule del Vaso.

Nel corso delle varie ere, l'infinita forza dell'Energia è stata chiamata in molti modi: Dio, Signore dell'Universo, Divino Creatore, Melekh Mashiach, e così via. Gli antichi profeti e i miei cabalisti si riferivano a questa Energia servendosi del termine Luce. Perché Luce?

  • Come la luce del sole in un istante si espande e illumina uno spazio buio da questa parte del velo, così la Luce si espande e illumina l'eternità dall'altra parte del velo.
  • Come un singolo raggio di luce racchiude tutti i colori dell'arcobaleno, così la Luce racchiude tutti i colori del l'appagamento.

Questa Luce che risplende così intensamente al di là del velo è la fonte e l'essenza di ogni genere di appagamento cui aspirate. Ogni vostra attività, in realtà, non è che una ricerca della Luce che si manifesta in moltissimi modi: relazioni appaganti, successi in campo professionale e nel privato, una felice vita famigliare, la serenità, la tranquillità finanziaria, il sapere, la saggezza e tutte le altre mete che vi prefiggete rincorrendo la felicità.

È questa la Luce che brilla e illumina il 99 per cento.

Ma la Luce non è Dio, bensí un'energia che proviene da Dio. Pensate alla luce del sole. I fotoni che ricadono sulla Terra non sono la fonte e l'essenza dell'infuocata massa solare che vi dona la vita da una distanza di quasi centocinquanta milioni di chilometri. Allo stesso modo, la Luce in realtà non è il Creatore, quanto piuttosto i Suoi attributi positivi e l'energia irradiata dal Suo nucleo. Per dirla con parole ancora più semplici, come non potete toccare la fornace nucleare che è il nostro sole, così la mente umana non è in grado di abbracciare il concetto della totalità di Dio. Dunque non ha molto senso riflettere sulla sorgente dell'infinito quando non riuscite veramente ad afferrare e a fare vostro il concetto stesso di infinito. Vi basti sapere che la gioia e l'appagamento senza fine che la Luce vi dona soddisferanno completamente qualsiasi desiderio umano.

Il Vaso infinito era composto da due parti: un'energia maschile e una femminile, come il polo positivo e negativo di una batteria d'oggi.

Vi ho insegnato che quelle due energie prendono il nome in codice di Adamo ed Eva. Adamo ed Eva non erano semplicemente due persone nel Giardino dell'Eden. Duemila anni fa vi ho indicato in parabole che è folle interpretare la Bibbia in senso letterale... Le parole Adamo ed Eva si riferiscono al polo maschile e femminile dell'unico Vaso.

Dovete capire che l'intera Bibbia è un codice e come ogni codice complesso richiede di essere decifrata e compresa a un livello più profondo. È un po' come la musica. Provate a sentire le emozioni di un compositore guardando semplicemente lo spartito: a meno che voi stessi siate dei brillanti musicisti, non ci riuscirete. Dovete ascoltare la melodia e l'interpretazione per poter veramente apprezzare il brano. La mia Scrittura è lo strumento del vostro universo che suona il brano della Creazione. La Bibbia è lo spartito. La scienza si basa su idee simili. Un fisico non si limiterebbe mai all'aspetto esteriore di un roccia per scoprire la vera natura della sua realtà a livello di atomi, protoni, elettroni e neutroni.

Anche nella Bibbia esiste un livello subatomico, ben al di sotto della superficie testuale. In realtà il motivo principale dell'ostilità tra scienza e religione e del fatto che quest'ultima non è stata in grado di appagare i desideri dell'intera umanità è che avete interpretato la Bibbia in modo letterale. Per quanto riguarda la vostra comprensione del suo livello subatomico siete purtroppo rimasti all'Età della Pietra. Quel livello è il mio livello. A tale livello scoprirete che il nome in codice Adamo ed Eva in realtà è il nome del Vaso, che è essenzialmente un'infinita forza consapevole nota come il Desiderio di Ricevere.

La creazione del Vaso – ovvero il Desiderio di Ricevere – è l'unica vera creazione che sia mai avvenuta. Punto. Nessun'altra entità fu creata. Nessun altro mondo venne alla luce partendo da zero. L'unica cosa che sia mai venuta all'esistenza ex nihilo fu il Desiderio di Ricevere tutto ciò che la Luce aveva da offrire.

Quest'unico atto di creazione si verificò prima dell'origine del vostro universo. All'interno di quest'unico atto, tuttavia, esistono innumerevoli fasi complesse che gli antichi miei testi hanno fatto conoscere attraverso commenti, metafore, parabole e altre espressioni criptiche. Lo studio di queste fasi richiede molti anni perciò in queste pagine troverete un'interpretazione riassuntiva.

Il fatto che la Luce avesse condiviso la sua essenza con il Vaso portò a una profonda unione. Nei miei termini questa unione è chiamata...

Il Mondo Senza Fine

Se poteste davvero cogliere il Mondo Senza Fine mentre sbirciate dall'altra parte del velo, non sareste in grado di distinguere la Luce dal Vaso.

Immaginatevi di ricavare una coppa da un blocco di ghiaccio. Poi immaginate di versarvi dell'acqua. La coppa è il ricevente: il Vaso. L'acqua è il donatore: la Luce. L'acqua colma la coppa così come la Luce colma il Vaso, ma nella loro essenza più profonda sia l'acqua sia la coppa sono H2O. Una sola essenza ma due forme. I concetti di condividere e di ricevere appartengono al regno dell'H2O. Una realtà ma due intelligenze. A questo livello molecolare sono indistinguibili.

Il Mondo Senza Fine opera in modo simile. È assoluta perfezione: la Luce si fonde con il Vaso. La manifestazione estrema dell'atto di condividere e di ricevere. Unione. Armonia. L'appagamento di dare e ricevere senza fine.

Che cos'è successo? Dov'è questo Mondo Senza Fine?

Come avete fatto a finire qui, in questa esistenza così problematica?

Perché siete intrappolati da questa parte del velo, dove tutto è buio e pericoloso?

Se nel Mondo Senza Fine tutto era armonioso e perfetto, perché vi ritrovate a leggere questo libro in un mondo così confuso e imperfetto?

Se siete parte del Vaso, perché dovte provare così tanto dolore?

Dove sono la Luce, la gioia infinita, la felicità senza fine?

Pensate a un bicchiere vuoto. Che cosa succede quando lo riempite di acqua calda? Anche il bicchiere si riscalda. Nel Mondo Senza Fine è accaduta più o meno la stessa cosa: mentre la Luce riempiva il Vaso, gli trasmetteva i suoi attributi. Potremmo addirittura dire che il Vaso ereditò la natura del suo Creatore, cioè il potere di creare appagamento, condividere appagamento e giocare un ruolo effettivo nel continuo processo di Creazione.

Dal momento che il Vaso ereditò la natura della Luce, in esso sorse un nuovo desiderio: l'urgenza di esprimere quello che potremmo definire il DNA del Creatore. Per la precisione il Vaso desiderava:

  • Essere la causa della propria felicità.
  • Essere il creatore del proprio appagamento.
  • Condividere l'appagamento.
  • Avere il controllo della propria esistenza.

Ma poiché il Vaso non poteva esprimere i «geni del suo Creatore» non poté più sperimentare l'appagamento assoluto. C'era un unico desiderio che restava insoddisfatto ed era un problema. E non da poco! L'appagamento assoluto, infatti, era la ragione stessa per cui il Vaso era stato creato. Per scoprire che cosa accade nella fase successiva della Creazione, lasciamo ricadere il velo sul reame del 99 per cento e rivolgiamo la nostra attenzione a una parabola: per essere moderni, una partita di calcio tra ragazzini che si sta svolgendo su un campo assolato in una tiepida giornata di primavera.

Claudio ha nove anni. È l'attaccante della sua squadra di calcio giovanile. Se oggi dovesse esprimere il suo più grande desiderio, sarebbe quello di giocare una partita che riempia di orgoglio e gioia i suoi genitori! E oggi Claudio ha la sua occasione perché l'allenatore ha scelto lui per battere un calcio di punizione, e il ragazzino non lo delude: fa un tiro imprendibile e stabilisce anche un record nel segnare un gol decisivo per vincere la partita. Dopo l'ultimo tiro i suoi compagni di squadra fanno invasione di campo, lo sollevano di peso e lo portano esultanti in trionfo in giro per il campo stesso. Claudio guarda i suoi genitori raggianti sugli spalti. Le emozioni che questo ragazzino prova sono indescrivibili.

Dopo la partita Claudio scopre qualcosa di scioccante. A quanto pare suo papà si era messo d'accordo con entrambi gli allenatori e le due squadre affinché suo figlio facesse la figura del campione. Era il compleanno di Claudio e il padre voleva regalargli una giornata speciale. Era tutto già deciso, dal lancio iniziale alla fine della partita. Gli abbracci e le urla festose dei suoi compagni erano soltanto una messinscena. E tutto perché papà voleva fargli provare quelle gioiose sensazioni di vittoria e di successo.

Come si sente Claudio adesso?

Pensateci per un momento.

La קַבָּלָה chiama Pane detta Vergogna quelle orribili sensazioni che il piccolo Claudio sta provando. È una definizione coniata dagli antichi cabalisti per descrivere tutte le emozioni negative che accompagnano una fortuna che non ci si è guadagnati. Per esempio, si dice che mangi il Pane della Vergogna quell'uomo che è costretto ad accettare la carità dagli altri. In lui c'è il profondo desiderio di guadagnarsi il denaro che gli serve per il pane. Desidera disperatamente riuscire a sfamarsi e a badare a se stesso senza dipendere dalla generosità altrui.

Nel Mondo Senza Fine il Vaso aveva tutto tranne una cosa:
la capacità di conquistare ed essere la causa del proprio appagamento!

Il Pane della Vergogna, dunque, impediva al Vaso di provare la felicità assoluta.

Tale situazione sicuramente non era nell'intento o nel progetto sotteso alla Creazione.

Non c'era che una soluzione: eliminare il Pane della Vergogna.

Ma come?

Fintanto che il Vaso si limitava a ricevere, rimaneva infelice. Dunque che cosa poteva fare per eliminare quelle orribili sensazioni chiamate il Pane della Vergogna? Condividere era impensabile perché non c'era qualcuno con cui farlo. Nel Mondo Senza Fine esistevano soltanto la Luce e il Vaso in unione perfetta. Il Vaso non avrebbe potuto condividere con la Luce? Un'idea encomiabile, peccato che la Luce non avesse alcun desiderio di ricevere. La Luce è di per sé una condivisione senza limiti di energia.

La soluzione:

IL VASO SMISE
DI RICEVERE LA LUCE!