Sefer כותב ישוע/Capitolo 10
Ricordate?...
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modificaAllora fui condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. E, dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbi fame. E il tentatore, avvicinatosi, mi disse: «Se tu sei Figlio di Dio, ordina che queste pietre diventino pani». Ma io risposi: «Sta scritto: "Non di pane soltanto vivrà l'uomo, ma di ogni parola che proviene dalla bocca di Dio"».
Allora il diavolo mi portò con sé nella città santa, mi pose sul pinnacolo del Tempio, e mi disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gettati giù; poiché sta scritto:
"Egli darà ordini ai suoi angeli a tuo riguardo,
ed essi ti porteranno sulle loro mani,
perché tu non urti con il piede contro una pietra"».
Gli risposi: «È altresì scritto: "Non tentare il Signore Dio tuo"».
Di nuovo il diavolo mi portò con sé sopra un monte altissimo e mi mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria, dicendomi: «Tutte queste cose ti darò, se tu ti prostri e mi adori». Allora io gli dissi: «Vattene, Satana, poiché sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi il culto"». Allora il diavolo mi lasciò, ed ecco degli angeli mi si avvicinarono e mi servirono.
Il Desiderio di Ricevere attrae e ottiene energia. Potete ottenere beni materiali e spirituali solo per voi stessi oppure al fine di condividerli con gli altri. Quando la forza chiamata Satana fece la sua comparsa aggiunse un elemento al nostro naturale Desiderio di Ricevere. Fu come se il nostro DNA spirituale fosse stato alterato tramite l'aggiunta di alcune lettere al genoma umano. Eccole:
s.o.l.o.p.e.r.s.e.s.t.e.s.s.i.
L'umanità fu pervasa dal Desiderio di Ricevere solo per se stessi. Il «gene dell'egoismo» fu aggiunto da Satana. È questa l'unica radice e l'impulso sotteso alla natura reattiva degli esseri umani e al nostro comportamento sconsiderato. Ed è questo che rende così difficile trasformare l'intolleranza in tolleranza.
Il Desiderio di Ricevere solo per se stessi non lascia agli altri neppure un boccone. Nemmeno una briciola. Come un buco nero cosmico questo desiderio distrugge tutto ciò che gli sta vicino, a tal punto che perfino la Luce spirituale non riesce a sfuggire al suo potere.
Il Desiderio di Ricevere si presenta quando un bene materiale o spirituale posseduto da un'altra persona risveglia in voi il desiderio di possedere quello stesso bene. E poi andate e lo acquistate. Bene. Nessun problema.
Il Desiderio di Ricevere solo per se stessi si presenta quando ottenete un bene materiale – come una macchina o un nuovo capo firmato – eppure provate fastidio e invidia se il vostro vicino di casa si compra lo stesso oggetto, sebbene ciò non sminuisca in alcun modo ciò che voi possedete. In altre parole, vorreste che nessun altro l'avesse.
Il vostro Avversario manipola e controlla il Desiderio di Ricevere solo per se stessi in molti modi. Prima di tutto attraverso i Campi di Battaglia.
Scoprite che nell'Universo esiste un Potere di pianificazione e controllo che ha qualcosa in comune con il funzionamento della vostra mente.
La lotta contro il vostro Avversario è in corso da molto tempo, però si combatte su un terreno molto oscuro e misterioso: la mente umana. Ma prima che possiate realmente capire che cosa ciò significhi per voi, dovete capire che cos'è in realtà la vostra mente.
Immaginate che un uomo primitivo metta piede fuori dalla giungla senza avere la minima nozione del mondo moderno. Trova una radio che trasmette musica e la guarda sbalordito, convinto che sia quella scatola a produrre la melodia. La apre e, senza volere, tira fuori i transistor. La musica s'interrompe. Ciò lo convince ancora di più che la fonte del suono sia la scatola. Addirittura crede di avere ucciso quella povera creaturina. Ovviamente voi sapete che in realtà la fonte della musica è qualche stazione che trasmette onde radio da molto lontano...
Io vi ho insegnato che i vostri pensieri non sono originati dalla materia cerebrale, proprio come la musica non ha origine dalla radio come oggetto fisico. Il cervello è più simile a un'antenna, una stazione ricevente che intercetta un segnale e poi lo ritrasmette alla mente conscia.
Quale è il rapporto mente-cervello? Come spiegare il modo in cui la coscienza emerge dalla materia cerebrale? Dopo anni di ricerche, gli scienziati non ci sono ancora riusciti: la mente vi pare agire indipendentemente dal cervello, un po' come un programmatore informatico agisce indipendentemente dal computer, sebbene per determinati scopi dipenda molto dall'operatività della macchina. Ma chi – o che cosa – è quel programmatore?
Secondo la mia קַבָּלָה due emittenti cosmiche – la Luce e l'Avversario – mandano segnali al vostro cervello: la loro guerra per l'audience è più dura e decisiva di quella fra i grandi network!
Se poteste imparare a distinguere quali pensieri vi vengono inviati dall'Avversario e quali dalla Luce, potreste riprendere il controllo della vostra vita.
Un buon punto di partenza è questo:
Ogni pensiero che vi arriva forte e chiaro e vi spinge a reagire a una situazione è l'Avversario.
La voce dell'Avversario risuona nei pensieri che vi convincono di essere gli artefici del vostro successo e di essere migliori del vostro prossimo. (Al vostro subdolo Avversario si deve anche la concezione secondo cui i pensieri sarebbero reazioni chimiche nella massa cerebrale.)
Un pensiero percepibile a stento, una flebile voce che proviene dai recessi della vostra mente, è il canto della Luce. Quando avete un improvviso lampo d'intuizione o un'istantanea ispirazione state ricevendo i segnali emessi dal reame del 99 per cento.
Ecco come si manifestano le due frequenze che si contendono l'etere della vostra mente:
- I pensieri dell'Avversario si manifestano attraverso la vostra mente logica e razionale, attraverso il vostro ego.
- Il segnale della Luce si manifesta sotto forma di intuizione, di sogni, di una flebile voce nei recessi della vostra mente.
Di solito non siete connessi al vostro intuito, perciò è Satana a dominare il vostro etere e a trasmettere incessantemente sempre la stessa canzone, che si intitola Reazione!
Il segreto per prendere in mano le redini della vostra vita è interrompere il segnale di Satana. Nel momento in cui vinciamo il vostro impulso a reagire interrompete letteralmente le sue trasmissioni.
Se riuscite a farlo, anche solo per un istante, il segnale della Luce è libero di propagarsi e potete attingere a un'infinita saggezza nelle vostre decisioni e nella vostra vita. Automaticamente fate le scelte giuste. Fate i pensieri giusti. Dite le parole giuste. Nascono emozioni proattive. In un istante vi vengono le idee migliori. D'improvviso vi accorgete che l'opinione opposta alla vostra – espressa da un collega, un amico o dal vostro consorte – racchiude in sé una profonda verità.
Per impedire che questo accada, il vostro Avversario ha elaborato raffinate strategie e per attuarle dispone di armi all'avanguardia.
L'unico scopo dell'Avversario è far sorgere in voi il Desiderio di Ricevere solo per se stessi così da separarvi dalla Luce. La sua tattica più semplice ed efficace consiste nel tenere costantemente pigiato l'«interruttore» che regola la vostra reattività. Quando si schiaccia questo interruttore siete consumati da pensieri negativi, impulsi egoistici e dall'esigenza egocentrica di soddisfare il Desiderio di Ricevere solo per se stessi.
Così, perdete il contatto con la vostra essenza, la vostra anima. Un altro vestito viene gettato sulla lampada. Il velo che separa il reame dell'1 per cento da quello del 99 per cento si ispessisce: la vostra esistenza si fa più buia e da questa oscurità emerge il caos.
Ma quando rimettete proattivamente in atto la Resistenza originaria – ovvero quella attuata dal Vaso nel Mondo Senza Fine – rifiutandovi di reagire, è come se azionaste un dispositivo di emergenza che annulla l'effetto dell'interruttore attivato dall'Avversario: entra in azione una valvola d'arresto che interrompe all'istante il flusso di emozioni negative. Non siete più reattivi, ma proattivi. Siete entrati in connessione con la vostra anima. Sono questi i momenti in cui la Luce che sta dall'altra parte del Velo si riverbera nella vostra vita.
Ma come ogni forte antagonista, l'Avversario vi aspetta per il secondo round.
I miei discepoli affermavano che solitamente le persone percepiscono gli eventi in modo opposto al loro stato effettivo a causa di una limitata visione della realtà. Per chiarire questo concetto facevano questo esempio semplice ma efficace:
A quale conclusione giungerebbe il nostro osservatore uscito dall'isolamento? Probabilmente giudicherebbe l'ippopotamo una creatura più evoluta del bambino. Invece, io insegnavo che più una creatura si dimostra evoluta nella fase iniziale della sua crescita, meno lo sarà alla fine. Parallelamente, meno una creatura si dimostra evoluta all'inizio, maggiore sarà il suo grado di sviluppo evolutivo alla fine.
Questo principio si può applicare a tutti i campi della vostra vita. Opportunità che sembrano promettenti finiscono per rivelarsi disastrose, mentre situazioni che vi sembrano senza speranza si rivelano inaspettatamente vere e proprie benedizioni mascherate. Sbagliate nel giudicare le situazioni perché non avete la capacità di percepire tanto gli effetti a breve termine quanto i risultati a lungo termine. Reagite all'istante.
Ma la maggior parte delle volte il risultato finale di ogni processo esistenziale sarà l'esatto contrario della vostra prima impressione. Il vostro Avversario cerca di ribaltare questa verità spirituale incitandoci a reagire all'istante. Limita la vostra capacità di calcolare e analizzare le conseguenze a lungo termine innescando una risposta immediata a tutto ciò che i vostri occhi vedono o le vostre orecchie sentono.
E mentre voi siete in preda a una reazione l'Avversario torna nel suo arsenale e tira fuori un’altra arma ancora.
L’arma del tempo
Il tempo è un'illusione. Un fantasma creato in parte dai vostri cinque sensi. «Ieri», «oggi» e «domani» sono fusi in un'unica, indivisa realtà. A livello concettuale tutto ciò è sicuramente affascinante, eppure, per qualche misteriosa ragione, non siete capaci di rivivere i momenti memorabili di ieri; vi manca la capacità di prevedere gli eventi di domani... e spesso vi barcamenate a stento perfino nel presente. Il tempo, dunque, si rivela un'illusione di grande effetto.
La verità è che i fisici non hanno la minima idea di che cosa sia veramente il tempo né del perché si prenda la briga di esistere. Andate pure a domandarlo loro: i più grandi scienziati ammetteranno di non essere ancora riusciti a capirlo. L'unica cosa che sanno è che il tempo è come un elastico che può essere tirato o contratto, ma sul perché faccia parte della vostra realtà non hanno alcuna risposta definitiva.
Bene, state per scoprire ciò che i più grandi scienziati non sono riusciti a fare: la vera definizione e lo scopo del tempo secondo quanto ho scritto nello Sefer ha-Zohar ספר הזוהר.
Prima di tutto, che cos'è il tempo:
- Il tempo è la distanza tra la causa e l'effetto.
- Il tempo è ciò che separa l'azione dalla reazione.
- I tempo è lo spazio tra un atto e le sue ripercussioni, tra un crimine e le sue conseguenze.
Se non esistesse il tempo sareste istantaneamente puniti nel momento in cui reagite, così come sareste immediatamente ricompensati per ogni azione positiva.
C'è un problema in questo feedback istantaneo «atemporale»: si può insegnare agli animali a comportarsi in un determinato modo attraverso un addestramento basato sulla risposta immediata. Un delfino farà una doppia capriola in cambio di una manciata di saporiti pesciolini. Un cucciolo di cane smetterà di lasciare «ricordini» sul tappeto se verrà punito ogni volta che lo fa. Il comportamento reattivo consiste in questo: reagire a stimoli esterni immediati. Peggio ancora, è un comportamento cieco e automatico, l'esatto opposto di quello di un'anima libera, fatta della stessa stoffa del Divino.
Entro questo intervallo tra causa ed effetto sperate di accorgervi dell'insensatezza dei vostri comportamenti reattivi e di riconoscere i vantaggi connessi alla crescita spirituale e a un comportamento positivo, altruista e proattivo.
Ma spetta a ciascun individuo imparare a poco a poco queste lezioni perché il tempo vi fa dono del bene più prezioso in assoluto:
Il libero arbitrio
La sola missione nell'esistenza di un essere umano è quella di elevarsi a un livello spirituale superiore. Perciò l'uomo quando si trova a dover prendere decisioni importanti e a passare a un gradino più alto della scala spirituale può attingere a piene mani a quella qualità divina che è il «libero arbitrio». Il libero arbitrio può esistere soltanto se nell'esistenza umana compare il concetto di tempo.
Ma c'è il rovescio della medaglia: a causa dell'esistenza del tempo, finiamo erroneamente per credere che la bontà non ripaghi e la malvagità resti impunita. Ma è soltanto una tattica di dilazione.
Risposte ritardate consentono la libertà di scelta tra un comportamento buono e uno cattivo. Ricordate, per comportamento cattivo non s'intende soltanto l'omicidio: bastano poche parole scortesi dette al vostro vicino, al vostro coniuge o a un amico per innescare il principio di causa ed effetto. Secondo la mia קַבָּלָה, infatti, vi avviso che distruggere la personalità di un individuo spesso è letale quanto ucciderlo fisicamente: in un caso si annienta il corpo, nell'altro si annienta l'anima e voi potete provocare la morte di qualcuno tanto sul piano fisico quanto su quello emotivo e spirituale. Potete fargli terra bruciata intorno, mandare all'aria la sua intera esistenza.
Il peccato dello «spargimento di sangue» non si limita alla violenza fisica. Spargimento di sangue si riferisce anche alla vergogna o all'imbarazzo che provocate nell'altro, facendolo arrossire umiliandolo pubblicamente. Tutte queste azioni innescano una reazione a catena di causa ed effetto.
Ecco come funziona:
Una persona reagisce e compie una cattiva azione. In base alla legge di causa ed effetto dovrebbe esserci un immediato contraccolpo negativo. Invece, il vostro Avversario inserisce nel processo di causa ed effetto un lasso di tempo allo scopo di ritardare il contraccolpo negativo. La persona, così, si convince di averla fatta franca nonostante la cattiva azione commessa.
La distanza che separa la causa dall'effetto vi impedisce di cogliere le connessioni tra i diversi eventi della vostra vita. Potreste aver piantato un seme negativo trent'anni fa, ma esservene ormai dimenticati nel momento in cui esso comincia a germogliare. Alla fine un albero (il caos) farà la sua «improvvisa» comparsa, come se sbucasse dal nulla. Ma niente accade per caso. È solo che il tempo vi fa dimenticare la causa scatenante. Il caos vi sembra improvviso perché il tempo ha creato una distanza tra la causa e l'effetto. Il tempo crea l'illusione del caos, sebbene in realtà esista un ordine nascosto.
I vostri cinque sensi vi impediscono di vedere attraverso l'illusione del tempo, e perciò reagite all'influenza del tempo in altri modi. Prendete in considerazione i concetti legati al tempo come passato, presente e futuro:
- Ieri: troppe volte restate intrappolati nel passato, prigionieri di sentimenti quali il rancore, la sete di vendetta, il risentimento e tutte quelle emozioni distruttive che affondano le loro radici nel passato. Covate questi sentimenti e lasciate che rovinino il vostro presente.
- Oggi: molti di voi tendono a fuggire le sfide e le pressioni del presente. Preferite procrastinare, rimandare. Vi create false speranze sul futuro e vivete facendo finta di non vedere la vostra situazione attuale.
- Domani: siete schiacciati dall'ansia di ciò che accadrà. Siete spaventati dal futuro ignoto, terrorizzati dal domani. Siete insicuri in merito alle decisioni da prendere, incerti sui risultati che otterrete grazie alle vostre scelte. La paura e la trepidazione vi consumano.
Tutti questi sentimenti sono reazioni: avete permesso al tempo di prendere il controllo sulle vostre vite.
Quando, però, resistete e non reagite al tempo, ne diventate improvvisamente padroni, e allora riuscite a piegarlo e a manipolarlo. Potete rallentarlo o accelerarlo, a dispetto di ogni logica e della vostra stessa razionalità. Nel corso della storia i miei cabalisti erano famosi per la loro capacità di controllare il tempo in modi che Albert Einstein poté solo immaginare. In effetti, se non fosse stato per Einstein, il concetto che il tempo sia soltanto un'illusione sarebbe stato rifiutato totalmente. Quell'idea sarebbe stata considerata misticismo o fantascienza. Albert dimostrò il contrario.
Avete l'impressione che il passato non esista più e il futuro non esista ancora. Eppure il passato e il presente sono sempre con voi. Duemila anni dopo che i miei antichi cabalisti rivelarono questo concetto, Einstein giunse a conclusioni analoghe. Sono soltanto i limiti della vostra coscienza a impedirvi di percepire il passato – e il futuro – in questo stesso istante!
Ma come è possibile che passato, presente e futuro esistano contemporaneamente?
Vi do un altro esempio illuminante:
Pensate a un grattacielo di trenta piani. In questo momento vi trovate al quindicesimo piano, che rappresenta il presente. I piani dal primo al quattordicesimo rappresentano gli strati di tempo che vi hanno condotto al momento attuale. I piani dal sedicesimo al trentesimo rappresentano il vostro futuro.
Che cosa vi consente di percepire i vostri sensi? Soltanto il quindicesimo piano.
Non siete in grado di vedere i piani inferiori né quelli superiori. Eppure tutti i piani – cioè passato, presente e futuro – costituiscono un intero: l'edifìcio di trenta piani.
Se poteste fluttuare all'esterno del quindicesimo piano per guardare l'edificio da una certa distanza vedreste tutti e trenta i piani contemporaneamente!
Sono concetti affascinanti, ma che lezione potete trarne effettivamente? Cosa conta se il tempo in realtà è solo uno? Che vi importa se il domani è già qui? Voi non potete prevedere il futuro né rivivere il passato, dunque a che pro sapere queste cose?
Le risposte a queste domande vi daranno una lezione fondamentale.
Quando agite in modo proattivo, l'Avversario si serve del tempo per sabotarvi: come il caos può essere rinviato, così anche la quota di Luce che vi spetta può impiegarci un po' ad arrivare. Se pensate di aver agito proattivamente, ma continuate a chiedervi quando otterremo la Luce, il vostro nemico avrà vinto un altro round. Indurvi a reagire con il dubbio o la sfiducia è una sua subdola tattica di dilazione.
Se in una determinata situazione mettete in atto la Resistenza e il vostro Avversario inserisce nel processo una piccola quantità di tempo, la ricompensa della Luce spirituale potrebbe anche non risplendere subito. Imparate a considerare il ritardo come un ulteriore test per accertare se la vostra risposta proattiva fosse davvero sincera e profonda. Se voi reagite al ritardo, avete già perso.
Il tempo, perciò, può essere definito anche come la distanza tra una buona azione e i vantaggi che ne derivano. È ciò che separa un cattivo comportamento e la rispettiva punizione, ma è anche lo spazio che si crea tra Resistenza e ricompensa.
Può giocare ancora più d'astuzia. Immaginate che ci sia una meravigliosa ricompensa in vista per qualcuno che abbia compiuto un atto proattivo positivo più o meno dieci anni prima. Seguitemi molto attentamente. Ora, nel preciso istante in cui viene compiuta una nuova cattiva azione, l'Avversario sottrae tempo al processo di causa ed effetto relativo all'azione positiva compiuta in precedenza. Che cosa succede? Tutto d'un tratto la persona che ha compiuto l'atto negativo si vede piovere dal cielo un premio: le sembrerà di ricevere la Luce in cambio del comportamento errato. Sembra che questa persona non solo l'abbia fatta franca con l'azione riprovevole, ma ne abbia addirittura tratto beneficio in altre aree della sua vita.
Oppure considerate questo scenario: una persona decide di resistere a un impulso reattivo negativo e sceglie di essere proattiva compiendo una buona azione. Ma proprio in quel momento il contraccolpo negativo dovuto a un'azione reattiva risalente al passato la investe. Perché? Come mai? Semplicemente perché il lasso di tempo che stava ritardando il giudizio viene istantaneamente eliminato per mano dell'astuto Avversario. E così, proprio dopo aver compiuto un meraviglioso atto di altruismo, la vita vi sferra un pugno in faccia senza preavviso.
Ciò crea l'illusione che la vita sia ingiusta e che la bontà non paghi. Questa visione della realtà assolutamente caotica dipende dalla vostra miopia, dal fatto che permettete al tempo di governare la vostra esistenza come un tiranno. Voi vivete in base al momento e all'urgenza di gratificare – sempre e subito – i vostri impulsi reattivi nati dall'ego.
Ma sapete una cosa? Ciascuno di voi deve affrontare le conseguenze delle proprie azioni negative – grandi o piccole che siano – prima o poi. Potete scommetterci. Potrebbero volerci mesi. Anni. Decenni. Perfino alcune esistenze, secondo gli anziani cabalisti.
E questo è uno dei motivi per cui la vita troppe volte appare alienante, caotica, imprevedibile e totalmente fuori controllo.
A proposito, il libero arbitrio è un dono così prezioso che vi dà persino la possibilità di mettere in dubbio tutte queste mie verità cabalistiche in merito al tempo, alla giustizia, alle conseguenze e al principio di causa ed effetto. E a ogni passo del cammino l'Avversario vi starà accanto ripetendovi che sono sicuramente dei concetti interessanti da leggere, ma difficilmente credibili o praticabili nel mondo reale. (È proprio bravo, non c'è che dire! Vade retro Satana)
Vi ho insegnato che spiritualità non significa scalare una montagna per entrare in comunione con Dio e con la natura fermandosi a meditare sulla riva di un ruscello mentre il canto degli uccelli celebra la bellezza del mondo. È un quadretto idilliaco, certo, ma non è questo lo scopo della vita. Così come spiritualità non vuol dire estraniarsi dal mondo fisico, isolarsi sulla cima di una montagna a contemplare la maestosità della natura. Vi ho insegnato che questi non sono metodi efficaci per ottenere una crescita spirituale.
Voi, per così dire, siete scesi dalla montagna per entrare in questo mondo fatto di caos, fatiche, tumulti e difficoltà al fine di confrontarvi con tutto ciò che innesca le vostre reazioni. Solo così avete l'opportunità di trasformare il vostro comportamento reattivo e diventare causa del vostro appagamento. La trasformazione: ecco in che modo riassemblate il puzzle della Creazione. Come dice un vecchio proverbio:
I bravi marinai non nascono da mari tranquilli.
In verità le vostre qualità positive non vi fanno guadagnare punti nella vita. Le vostre doti migliori, gli aspetti più nobili del vostro carattere non hanno alcuna utilità pratica quando si tratta di portare un appagamento più profondo, una Luce più intensa nella vostra esistenza. Tali tratti sono già in uno stato proattivo. In realtà è proprio il contrario: sono le caratteristiche negative, i vostri difetti a darvi l'opportunità di conoscere un'effettiva trasformazione della vostra natura.
Siete venuti al mondo per indurre cambiamenti positivi in noi e nel mondo che vi circonda. Una trasformazione positiva dovrà vincere resistenze, ostilità e ostacoli. Dovete imparare ad accogliere a braccia aperte queste situazioni di difficoltà. Un uomo può vivere in una piccola città, in una graziosa casetta con uno steccato bianco e un bel giardino di cui lui si prende amorevolmente cura ogni giorno. La sua è un'esistenza piacevole, tranquilla. A novantacinque anni muore in pace nel sonno. Apparentemente sembrerebbe la vita ideale, ma era davvero questo lo scopo della sua venuta al mondo? In tutta la sua esistenza quest'uomo ha mai conosciuto una trasformazione ulteriore? A novantacinque anni era un essere diverso, più evoluto spiritualmente di quanto non lo fosse a trentacinque o a sessantacinque anni?
Alcune persone vivono settantanni come se fossero un giorno solo; altre vivono un giorno come se fossero settant'anni. La casetta con lo steccato bianco, il pensionamento anticipato, lo stile di vita semplice... tutto ciò porta all'autocompiacimento arbitrario e acritico. Il vostro Avversario può trasformare queste cose in armi: instillerà nel vostro cuore un senso di compiacimento, vi farà sentire soddisfatti di voi stessi allo scopo di non farvi evolvere spiritualmente. E così vi accorgete – troppo tardi – che la vostra vita è stata vuota e senza senso.
Ma la cosa ancora peggiore è che alcune persone muoiono senza accorgersi di avere avuto un'esistenza vuota.
Ma perché, allora, sembra che alcune persone abbiano successo proprio grazie al loro comportamento reattivo ed egoista? Be’, la parola chiave è proprio quel sembra. Sembra che le azioni in un determinato ambito della vostra vita non abbiano alcuna relazione con le conseguenze in altri ambiti. Ciò crea una meravigliosa illusione di spazio e separazione, e l'Avversario la sfrutta al massimo. Se siete uno squalo negli affari, l'Avversario ha il potere di reindirizzare il caos verso la vita privata. Se tradite la fiducia del vostro coniuge, l'Avversario potrebbe rivalersi sulla vostra sfera professionale.
Il novantanove per cento delle volte, le vostre aspirazioni e i vostri desideri sono radicati in voi dall'Avversario. Al contrario, quando la Luce generata dal vostro comportamento proattivo in ambito professionale si materializza nella vostra vita privata, l'Avversario farà sì che continiuate a essere preoccupati per il lavoro. Se la Luce non si materializza sotto forma di un aumento dei profitti, vi convincete che il vostro comportamento proattivo non funziona. Non vi accorgerete del fatto che all'improvviso il legame spirituale con i vostri figli sembra diventato più forte. O, forse, che una grave malattia mai diagnosticata è svanita grazie alla vostra rivelazione della Luce.
L'Avversario limita la vostra capacità di vedere e fa sì che vi focalizziate sulle situazioni che alimentano il vostro ego, perciò non riuscite ad apprezzare e a godere della ricchezza che la vita vi offre.
L'altro modo in cui l'Avversario si serve dello spazio è il concetto di luogo. Lo spazio dona all'Avversario un posto in cui vivere. Ogni volta che reagite perdete la connessione con il reame del 99 per cento, e ciò crea uno spazio, un vuoto che l'Avversario sfrutta per fomentare il caos. Più grande sarà quello spazio, più grande sarà la presenza dell'Avversario e il caos da lui generato. Più forti saranno le vostre reazioni, maggiore sarà lo spazio che concedete al vostro Avversario.
Ecco perché un puzzle acquista ordine e significato quando ogni tassello è al posto giusto: non c'è spazio tra i diversi pezzi. Aggiungere spazio tra una parte e l'altra crea disordine e caos. Maggiore è lo spazio, maggiore è il caos. Un tumore maligno diventa pericoloso perché si espande guadagnando sempre più spazio. La chemioterapia riduce il tumore e dunque lo spazio.
C'è un UNICO modo per eliminare lo spazio una volta per tutte: eliminare ciò che vi separa dal reame del 99 per cento.
Come?
Connettendovi al reame del 99 per cento. E questo lo potete fare disconnettendovi dal comportamento reattivo.
Scienziati all'avanguardia nel campo della nanotecnologia stanno giungendo alle stesse conclusioni dei miei antichi cabalisti. Semplificando al massimo, la nanotecnologia è la scienza della manipolazione di atomi e molecole, una cosa che un tempo era addirittura inconcepibile. Il termine nano si riferisce a un nanometro (nm), traducibile in un miliardesimo di metro o in un milionesimo di millimetro. Per farvene un'idea pensate che in un nanometro ci stanno dai tre ai cinque atomi, dunque stiamo parlando dello spazio più piccolo possibile. Operare a questo livello può portare grandi benefici come, per esempio, sistemi di produzione non inquinanti; computer miniaturizzati; materiali incredibilmente resistenti e macchinari microscopici in grado di muoversi all'interno di un corpo umano per riparare un cuore malfunzionante atomo per atomo.
Vi rendete conto dei vantaggi della «riduzione dello spazio » anche in altri campi della tecnologia. Laddove lo spazio si restringe e la materia si riduce, la tecnologia diventa più potente. Pensate alla prima linea telefonica transatlantica via cavo: questa massiccia struttura consentiva approssimativamente trentadue telefonate. Si potrebbe desumere che per ottenere più chiamate basterebbe un cavo più grosso. E, in effetti, in passato la si pensava così. Oggi, invece, gli scienziati riconoscono che una minore quantità di materia – e quindi di spazio – equivale a una maggiore quantità di energia pura. Un sottilissimo cavo in fibra ottica trasporta trecentoventimila telefonate in un semplice filo di luce. Splendido.
Ma per meglio cogliere il problema dello spazio serviamoci di una semplicissima analogia. Pensate al seguente raggruppamento di lettere:
FELICITÀ
Questa sequenza significa «felicità», ma se voi aggiungete anche un solo spazio a metà della parola, l'intero significato della parola stessa risulta inficiato. La parola non ha più alcun senso. Si trasforma in caos.
FELI CITÀ
E allora come potete rimediare al caos? Basta eliminare lo spazio perché il caos si trasformi in felicità. La differenza tra uno scienziato e un mio cabalista è che il primo ricorre comunque a strumenti fisici – per quanto piccolissimi – per manipolare un atomo grazie alla nanotecnologia. Tutto ciò che è fisico concerne ancora lo spazio e quest'ultimo include sempre l'Avversario. Il mio cabalista manipola gli atomi attraverso la consapevolezza e la Luce e poiché nella Luce non esiste lo spazio, non c'è alcun Avversario che mandi tutto all'aria. Quando smettete di reagire, ogni spazio svanisce poiché in quel momento vi fondete con la Luce. E l'Avversario si ritrova senza casa. Tutti gli atomi che vi circondano seguono la guida della vostra anima contrastando la volontà del vostro Avversario. Quando voi rafforzate la vostra consapevolezza grazie alla Luce e alla saggezza della קַבָּלָה, il vostro destino ultimo sarà il pieno controllo di spazio, tempo e materia. La קַבָּלָה è la forma più pura di nanotecnologia. Non c'è dubbio.
Una delle armi più potenti di cui si serve l'Avversario è la capacità di confondervi. Vi sentite tristi e disorientati, pieni di rabbia e di invidia, e non sapete mai chi sia realmente il vostro Avversario.
Siete così travolti dal marasma della vostra vita – organizzare fusioni e acquisizioni, firmare contratti, accumulare soldi, ottenere promozioni, fare carriera, litigare, divorziare, intentare causa, subire interventi al cuore, malignare, pugnalare alle spalle, spettegolare, elucubrare, giustificarci, biasimare... – che finite per credere che gli avversari siano i vostri amici o i vicini di casa. E allora volete a tutti i costi dimostrarvi migliori di loro sfoggiando una nuova automobile, una casa più bella, vestiti firmati o facendo vacanze da sogno. A volte, invece, credete che l'Avversario sia il vostro diretto concorrente negli affari. O il collega che si prende tutto il merito per il lavoro che avete fatto voi. O forse l'Avversario è il mondo intero così corrotto, o il sistema che vi schiaccia e vi rema contro. Forse è per questo che le vostre esistenze sono votate all'infelicità.
Ma le cose non stanno così. L'Avversario è il più potente dei maghi. Un genio del travestimento. L'Avversario sa come mimetizzarsi dietro le sembianze del vostro prossimo e così voi riconoscete negli altri quelle che sono le vostre colpe e credete che l'altro sia il nemico. In realtà state giocando contro l'Avversario, ma non lo sapete riconoscere. Arrivate perfino a dubitare che esista, anche adesso, anche se state leggendo un libro sulla קַבָּלָה in cui vi viene chiaramente svelata la sua identità!
Se qualcuno vi fa un torto e voi reagite, avete perso. Vi dirò di più, secondo la קַבָּלָה, meritavate di ricevere un torto da quella persona a causa di una cattiva azione che in passato avete commesso in una determinata area della vostra vita. È un comportamento proattivo fondamentale ricordarsi di questa dura verità la prossima volta che la vita vi sbatterà una porta in faccia.
Il Sesto Principio Spirituale della קַבָּלָה, perciò, afferma: Mai – assolutamente mai – addossare la colpa agli altri o alle circostanze esterne.
Vi consiglio una tecnica pratica ed efficace per aiutarvi a rispettare il Sesto Principio Spirituale: ogni volta che qualcuno si comporta in modo veramente scorretto con voi, cercate di visualizzare l'Avversario mentre sussurra nell'orecchio di quella persona, ispirandole il comportamento negativo. Guardate a quella persona come a un burattino totalmente in balia dell'Avversario. Date a lui la colpa. Immaginatevelo mentre ride alle vostre spalle intanto che cerca di seminare zizzania e scatenare ostilità tra di voi.
Come vi sentite adesso? Un approccio di questo tipo dovrebbe aiutarvi a mitigare le emozioni reattive nei confronti di questa persona, e mettervi nella giusta disposizione d'animo per affrontare il lavoro spirituale che comincia quando guardate dentro di voi. A questo punto potete rendervi conto che l'Avversario sta bisbigliando qualcosa anche a voi. Tutti i sentimenti negativi vi erano stati suggeriti da lui. Per tutto il tempo non ha fatto altro che spingervi a proiettare ogni vostro tratto negativo sull'altra persona. Di fatto, se riuscivate a scorgere le pecche altrui, e a reagire, è solo perché siete voi i primi ad averle.