Pensiero castanedico/Neo-sciamanismo
Anche se spesso si tende a far inquadrare l'ottica castanediana sotto il filone detto "neo-sciamanesimo", va fatto notare qui pur tuttavia che, se stiamo alle fonti contenute nei libri citati, si tratterebbe piuttosto di un antico sapere "riesumato", di una cultura che lo praticherebbe da secoli. Non sarebbe quindi perciò del tutto esatto, se questo fosse vero, considerarla come tale; dato che, come dice la parola stessa, "Neo"-"Sciamanesimo" indica una "Nuova" forma o versione dell'antica arte sciamanica, mentre invece qui, come s'è fatto notare nel corso della trattazione, si tratterebbe piuttosto di una frangia alquanto particolare dello Sciamanesimo classico, ma pur sempre antica, e a tutt'oggi praticata, da quei pochi ceppi etnici sopravvissuti di tali tradizioni.
Molto più corretto è allora specificare quale dei due rami in cui questo movimento è venuto a trovarsi diviso, risulta essere più vicino alla categoria "neosciamanica": per definizione, quello dei corsi stile e stampo new-age, proprio perché un tentativo molto "occidentalizzato" di far rivivere certe pratiche e discipline che, a parere di molti, possono sopravvivere solo nel loro 'habitat' originario; tolte dal quale, non sarebbero altro se non delle "trovate" in più, a detta di molti, solo per spillare soldi alla gente.