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Per orientare la cartina, cioè direzionarla verso nord, è indispensabile una bussola, importantissimo oggetto usato per partecipare ad una gara.


Due bussole da orientamento

A differenza di vari altri oggetti il possesso di una bussola in gara è facoltativo, ma molto spesso facilita e aiuta durante il corso del percorso. Una gara senza bussola per chi non è abituato, infatti, può rivelarsi molto difficile.

L'utilizzo

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Orientare la cartina è molto importante per collegare quello che c'è sulla mappa con la realtà, infatti se guardando in avanti sulla carta si vede quello che è materialmente davanti a sè, la scelta del percorso e gli eventuali sbagli vengono istintivamente.

 
Una cartina orientata, cioè con il titolo lontano dall'atleta (in alto). L'ago della bussola deve combaciare con le linee azzurre verticali.

Per orientare la cartina, per prima cosa, bisogna mettere la bussola in posizione diritta. Nel caso si possegga una bussola non professionale ci si dovrà anche fermare per l'orientazione. Poi, quando l'ago della bussola si ferma, si sistema la cartina in modo che le linee azzurre segnate in cartina (che segnano il nord) siano parallele all'ago. Per evitare di orientare a sud (perché in questo caso l'ago sarebbe comunque parallelo alle righe) si devono guardare alcuni simboli in cartina, ma meglio di tutto è il titolo del posto (per esempio "CENTRO DI VIENNA"). Questi sono scritti con il nord in alto (lontani dall'atleta).

Nonostante ciò, ci sono alcuni orientisti, anche di successo, che gareggiano senza la bussola. Uno di questi è il finlandese campione mondiale Pasi Ikonen.

 

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