JQuery/Introduzione
Per cominciare
modificaLa libreria jQuery è immagazzinata in un singolo file JavaScript, che contiene tutti i metodi jQuery, e che può essere scaricata dal sito jquery.com in due formati:
- development: non compresso, da 252Kb, utilizzabile in fase di sviluppo
- production: compresso, da 32Kb, da utilizzare online, che garantisce una notevole leggerezza per il server.
Non è necessaria nessuna installazione, è sufficiente includere il file "jquery-versione.js"
direttamente nella pagina web in questo modo:
<script src="jquery-versione.js"></script>
avendo cura di inserire il codice all’interno della sezione <head>
.
In alternativa è possibile, senza scaricare il package, includere un riferimento alla libreria disponibile in remoto sul sito ufficiale del progetto:
<script src="http://code.jquery.com/jquery-latest.js"></script>
Oppure richiamare, sempre da remoto, la libreria ospitata sui server di Google:
<script src="//ajax.googleapis.com/ajax/libs/jqueryui/1.8/jquery.min.js"></script>
o di Microsoft:
<script src="http://ajax.aspnetcdn.com/ajax/jQuery/jquery-1.8.0.js"></script>
Il vantaggio di richiamare da remoto la libreria è che l’utente potrebbe già aver scaricato il file in questione nella cache del browser e per questo gli verrebbe evitato di doverlo riscaricare con conseguente diminuzione del tempo di caricamento della pagina.
Le basi di jQuery
modificaI comandi jQuery si basano sull’assunto che il documento HTML contiene oggetti che possono essere richiamati attraverso i loro id o classi, esattamente come in CSS.
La sintassi di base è $(selector).action()
- il simbolo del dollaro è un alias per jQuery
- il selettore, tra parentesi tonde, serve a selezionare elementi HTML
- l’action è l’azione che si vuole applicare all’elemento selezionato
Essendo $ un alias, sarebbe possibile usare anche la sintassi jQuery(), ma per brevità si usa $().
È buona pratica di programmazione far eseguire il codice jQuery dopo che la pagina sia stata caricata. Per questo ci viene in aiuto la funzione $(document).ready(function())
$(document).ready(function(){
// qui vanno i metodi jQuery...
});
che è un listener di eventi che viene richiamato quando il DOM è pronto. Questo permette anche di inserire il codice Javascript (quindi anche jQuery) prima del tag body, nella sezione head. E’ possibile usare anche questa sintassi ultracompatta:
$(function(){
// metodi jQuery...
});
Alternativamente si può usare il metodo $(window).load(): la differenza sta nel fatto che questo viene richiamato quando tutti gli elementi (anche quelli grafici) sono stati già richiamati, e non solo il document. Infatti i browser basati su webkit (Chrome e Safari) “sanno” la dimensione di un’immagine solo dopo che questa è stata caricata.
Per rendere più facile la manutenzione del codice, è consigliabile creare un file separato con estensione .js dove mettere tutti i metodi jQuery, e richiamarlo nella sezione head di ogni pagina che ne fa uso in questo modo:
<script src="my_jquery_functions.js">