Introduzione all'oceanografia/Flora e fauna

Indice del libro
Gli oceani sono ricchi di flora e fauna

Flora modifica

Introduzione flora modifica

La maggior parte delle particelle prodotte dalla degradazione delle terre emerse giunge al termine del suo viaggio nei mari e negli oceani, che attualmente coprono il 71% della superficie terrestre. Mentre i continenti, in generale, costituiscono fonti o sorgenti di sedimento, gli oceani sono dei bacini colossali che li accolgono. I materiali sedimentari, quelli clastici in particolare, si vengono a trovare in un ambiente notevolmente complesso in cui operano numerosi agenti o fattori variamente interrelati.

Le coste coralline modifica

 
Esempio di barriera corallina

I coralli e le alghe costruttori vivono in acque marine limpide, in movimento, non più profonde di qualche decina di metri, a temperature non inferiori ai 18 gradi, con salinità solitamente compresa tra il 27 e il 40 %. Si possono distinguere tre tipi principali di costruzione coralline: Frange coralline: si tratta di piattaforme addossate alla costa di estensione fino a qualche chilometro; esempi sono quelli del mar Rosso. Barriere coralline: si formano al largo più o meno parallelamente alla costa, dalla quale sono separate per mezzo di lagune; esempio sono quelli della Grande Barriera corallina australiana. Atolli: si formano su rilievi sottomarini per lo più vulcanici, in mare aperto, a forma subcircolare attorno ad una laguna centrale; molti esempi si trovano nel pacifico.

Coralli in profondità modifica

 
Un Cold Water Corals

Nel nostra mar Mediterraneo non troviamo formazioni coralline simili a quelli tropicali, che vivono in superficie e in simbiosi con alghe che riescono a compiere attività fotosintetica e a fornire loro utili zuccheri. Però a qualche centinaio di metri di profondità, cui pendii che puntano sugli abissi marini, sono state identificate vaste formazioni di coralli bianchi di acqua fredda (detti appunto CWC, Cold Water Corals). Si osservano soprattutto nei pressi di canyon sottomarini da cui esce un flusso di acqua fredda,. Ricca di ossigeno e di nutrienti che arriva dal nord adriatico. A differenza dei loro cugini tropicali, per il loro mantenimento i coralli di acqua fredda dipendono in toto da quello che riescono a cacciare o dai nutrienti che filtrano. Hanno però il grande vantaggio di poter vivere anche al buio negli abissi marini, alla profondità che vogliono. Nonostante crescano più lentamente rispetto ai coralli di scogliera, i polipi dei CWC possono arrivare a vivere qualche migliaio di anni. Sono loro di fatto gli animali più longevi degli oceani.

I coralli di profondità sono molto diffusi in tutto il nord atlantico, ma in generale sono ubiquitari, anche in zone tropicali. Il loro rilevamento è stato possibile tramite mezzi subacquei da ricerca che ha permesso di scoprire la relativa abbondanza di questi coralli anche nei mari italiani, in aree quali le Cinque Terre, Santa Maria di Leuca o l'Adriatico meridionale in generale.

La vita delle piante modifica

Le piante formano un vasto regno che comprende organismi in grado di usare il pigmento clorofilla per trasformare l'anidride carbonica dell'atmosfera e l'acqua in molecole organiche usando l'energia solare. La maggior parte degli organismi di questo regno è composta da piante superiori evolutesi sulla terraferma, dove sono rimaste conquistandola. In seguito membri di alcune famiglie di piante con fiori, ma non correlate tra loro sono ritornate al mare e si sono insinuate sulle coste. I gruppi primitivi che si sono evoluti prevalentemente in acqua comprende: le alghe verdi micro e macroscopiche e le alghe rosse brune.

Solo le alghe verdi e le piante marine possono vivere sempre sommerse. Le alghe verdi assorbono gas e nutrienti con tutto il tallo: non hanno necessità di avere sistemi di trasporto come le piante terresti e i loro apparati basali si fissano semplicemente al fondo. Le piante marine hanno un'anatomia paragonabile a quella delle specie terresti, ma sono dotate di strutture specializzate come spazi aeriferi(lacune) per migliorare gli scambi gassosi. Le piante che vivono sommerse possono svilupparsi solo in acque superficiali perché la luce necessaria alla fotosintesi non penetra oltre certi limiti. Alcune piante marine si difendono dagli animali erbivori secernendo sostanze tossiche o sgradevoli.

Fauna modifica

Introduzione fauna modifica

L'acqua salata fornisce un sostegno oltre ai nutrienti permettendo a molte piante e animali di vivere nella colonna d'acqua senza portarsi mai vicino al fondo. Alcuni organismi vivono all'interfaccia tra acqua e aria o si alternano tra i due ambienti perché ciò consente loro di risparmiare energia. La superficie, la colonna d'acqua e il fondo marino sono tutti interconnessi tra loro e molti animali si spostano abitualmente tra questi habitat.

La vita animale modifica

 
Vita animale negli oceani

La vita animale apparve negli oceani oltre un miliardo di anni fa da allora ha continuato ad evolversi in una vasta gamma di organismi diversi. La varietà di scala tra gli organismi marini è enorme: gli invertebrati più minuti sono oltre mezzo milione di volte più piccoli dei cetacei più grossi. Nonostante questa disparità, gli animali condividono due caratteristiche chiave. La prima è che sono eterotrofili, cioè ricavano energia dal cibo. La seconda è che sono tutti pluricellulari e questo li distingue dalle forme di vita unicellulari.

Nelle acque marine, i vertebrati comprendono pesci, rettili, uccelli e mammiferi: animali spesso descritti come le forme dominanti della vita oceanica. Per abbondanza e diversità, gli invertebrati hanno più diritto a questo titolo: vivono in tutti gli habitat marini e il loro rapporto numerico con i vertebrati è di circa di un milione a uno. Includono una varietà di animali fissi(sessili), come coralli e spugne e formano la maggior parte dello zooplancton, una comunità di animali e organismi simili a protisti incapaci di nuotare e trasportati dalle correnti.

Tra la varietà di forme di vita marine esistono sia specie solitarie sia specie che formano associazioni permanenti. Lo squalo balena è un animale solitario, che trascorre l'intera esistenza da solo tranne nel periodo riproduttivo. Può vivere così perché grazie alle sue grandi dimensioni ha pochi predatori naturali. I pesci piccoli si riuniscono in banchi che riducono le probabilità dei singoli individui di essere mangiati. Altro esempio di animali che vivono in colonie lo troviamo negli invertebrati.

Zone di vita marina modifica

 
Una foresta di Kelp

Nessuna area degli oceani è priva di vita, dai mari polari a quelli tropicali e dal punto più alto raggiunto dalle maree alla più profonda delle fosse oceaniche. Il fondo marino e la colonna d'acqua che lo sovrasta ospitano una straordinaria varietà di specie. Tuttavia gli organismi marini sono distribuiti in modo irregolare. Come sulla terraferma, il clima e la disponibilità di cibo hanno un ruolo determinante. Nei difficili ambienti polari la vita sulle coste è meno ricca che ai tropici, ma sotto la superficie persino i mari antartici ospitano ricche comunità. La vita è presente a tutte le profondità ma la maggior parte delle creature sopravvive entro precisi limiti di profondità, pressione, temperature e illuminazione. Le temperature dei mari sono molto più stabili di quelle registrate sulla terraferma perché l'acqua cede e assorbe calore più lentamente dell'aria. La distribuzione delle comunità costiere e della piattaforma continentale segue comunque uno schema con ecosistemi distinti: polari, temperati e tropicali.

Le paludi costiere salmastre temperate sono sostituite ai tropici dai mangrovieti. Le foreste di Kelp sono tipiche di acque fredde ma si sviluppano anche ai tropici in zone influenzate dalla risalita di acque fredde come al largo dell'Oman nella penisola arabica. Specie planctoniche e bentoniche, ma con larve planctoniche, hanno più probabilità di essere rinvenute in mare diversi perché trasportate dalle correnti oceaniche. Tuttavia masse d'acqua con differenti caratteristiche chimico fisiche possono essere separate tra loro da barriere insormontabili quanto una catena montuosa. Al di sotto di certe profondità le condizioni diventano sempre più stabili e uniformi cosicché talune specie abissali possono godere di una distribuzione più ampia dei loro simili di acque superficiali.

I deserti dell'oceano modifica

Alcune regioni oceaniche sono paragonabili ai deserti terrestri e come questi scarsamente abitate. Le limpide e azzurre acque superficiali al centro degli oceani hanno scarse concentrazioni di plancton perché povere di nutrimenti e minerali. Ciò si verifica soprattutto in regioni dove sono rare persino le tempeste che potrebbero rimescolare le acque e trascinare i nutrimenti verso l'alto.

Il fondo delle fosse abissali può alimentare solo pochi animali di grandi dimensioni ed era considerato un vero deserto, ma le più recenti ricerche hanno dimostrato il contrario. Se si potessero contare tutti i batteri e i microrganismi che vivono tra i sedimenti, questo habitat avrebbe una biodiversità paragonabile a quella delle foreste pluviali tropicali.

Fonti modifica

  • Sedimentologia parte I e III di Franco Ricci Lucchi
  • Oceani di Mondadori di V. Chiarlo, Angelo Renato Mojetta e L. Orlandi
  • Oceani (il futuro scritto nell'acqua) di Sandro Carnial
  • Geomorfologia di Mario Parizza