Disposizioni foniche di organi a canne/Italia/Lombardia/Provincia di Bergamo/Zogno/Museo della Valle

Indice del libro


  • Costruttore: Attribuibile alla scuola dei Fedrigotti
  • Anno: 1686
  • Restauri/modifiche: Renzo Migliorini (1995)
  • Registri: 5
  • Canne: 17 di facciata (10 mute) + canne interne in piombo e 12 in legno
  • Trasmissione: meccanica
  • Consolle: fissa, al centro della cassa
  • Tastiera: 1 di 42 note (Do1-La4, prima ottava corta, tasti diatonici in bosso, cromatici in pero tinto di nero)
  • Pedaliera: A sesta, 8 pedali costantemente uniti alla prima ottava della tastiera
  • Collocazione: su struttura aperta che consente la vista dei meccanismi
  • Accessori: Alimentazione a due piccoli mantici con caricamento a corda
Registri
Principale 4'
Ottava I
Ottava II
Decimaquinta
Flauto in duodecima (dal Mi2)

Notizie storiche

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Lo strumento è un raro esempio di organo seicentesco sopravvissuto integro, collocato originariamente nella Chiesa di Sant'Antonio, una piccola chiesa posta in contrada Piazza Martina, raggiungibile solo a piedi. La delicatezza della decorazione a sbalzo sulle canne di facciata e l'impostazione costruttiva permettono di attribuire l'organo alla scuola dei Fedrigotti, probabilmente a Giovanni Andrea Fedrigotti (1600-c.1682).

Nel 1995, per volere di Mons. Giulio Gabanelli, l'organo è stato restaurato da Renzo Migliorini e successivamente esposto alla mostra "L'Arte del Suono - I Serassi nella storia dell'organo" presso la Villa Zanchi di Stezzano. Dopo l'esposizione, è stato collocato nel Museo di San Lorenzo a Zogno per garantirne la conservazione.