Confessione di fede di Westminster/cfw16/cfw16-2
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16:2 Queste buone opere, compiute in ubbidienza ai comandamenti di Dio, sono frutto ed evidenza di una fede vivente e vera (306) e, attraverso di esse, i fedeli manifestano la loro gratitudine [verso Dio] (307), rafforzano [in loro] la certezza della loro salvezza (308), edificano i loro fratelli (309), adornano la professione dell'Evangelo (310), turano la bocca agli avversari (311) e glorificano Dio (312), di cui sono fattura, essendo stati creati in Cristo Gesù [proprio] per questo (313), in modo che, avendo per frutto la loro santificazione, essi raggiungano il fine della vita eterna (314).
Testo originale
modificaInglese | Latino |
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II. These good works, done in obedience to God's commandments, are the fruits and evidences of a true and lively faith; and by them believers manifest their thankfulness, strengthen their assurance, edify their brethren, adorn the profession of the gospel, stop the mouths of the adversaries, and glorify God, whose workmanship they are, created in Christ Jesus thereunto, that, having their fruit unto holiness, they may have the end, eternal life. | II. Bona hæc opera e conscientia mandatorum Dei præstita vivæ veræque fidei fructus sunt ac evidentiæ; per hæc fideles gratitudinem suam manifestant, de salute certitudinem suam augent, fratres suos ædificant, Evangelii professionem ornant, obturapossano raggiungerent ora adversantibus, ac Deum denique glorificant, cuius opificium sunt in Jesu Christo ad hæc creati, quo fructum habentes ad sanctimoniam, finem consequantur æternam vitam. |
Riferimenti biblici
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- (306) "Anzi uno piuttosto dirà: «Tu hai la fede, e io ho le opere; mostrami la tua fede senza le tue opere, e io con le mie opere ti mostrerò la mia fede» ... Tu vedi che la fede agiva insieme alle sue opere e che per le opere la fede fu resa completa" (Giacomo 2:18,22).
- (307) "Che potrò ricambiare al SIGNORE per tutti i benefici che mi ha fatti? Io alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del SIGNORE" (Salmo 116:12-13); "Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa" (1 Pietro 2:9).
- (308) "Da questo sappiamo che l'abbiamo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. ... ma chi osserva la sua parola, in lui l'amore di Dio è veramente completo. Da questo conosciamo che siamo in lui" (1 Giovanni 2:3,5); "Voi, per questa stessa ragione, mettendoci da parte vostra ogni impegno, aggiungete alla vostra fede la virtù; alla virtù la conoscenza; alla conoscenza l'autocontrollo; all'autocontrollo la pazienza; alla pazienza la pietà; alla pietà l'affetto fraterno; e all'affetto fraterno l'amore. Perché se queste cose si trovano e abbondano in voi, non vi renderanno né pigri, né sterili nella conoscenza del nostro Signore Gesù Cristo. Ma colui che non ha queste cose, è cieco oppure miope, avendo dimenticato di essere stato purificato dei suoi vecchi peccati. Perciò, fratelli, impegnatevi sempre di più a render sicura la vostra vocazione ed elezione; perché, così facendo, non inciamperete mai" (2 Pietro 1:5‑10).
- (309) "...perché conosco la prontezza dell'animo vostro, per la quale mi vanto di voi presso i Macedoni, dicendo che l'Acaia è pronta fin dall'anno scorso; e il vostro zelo ne ha stimolati moltissimi" (2 Corinzi 9:2); "Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli." (Matteo 5:16).
- (310) "...a essere sagge, caste, diligenti nei lavori domestici, buone, sottomesse ai loro mariti, perché la parola di Dio non sia disprezzata ... e ci insegna a rinunciare all'empietà e alle passioni mondane, per vivere in questo mondo moderatamente, giustamente e in modo santo" (Tito 2:5‑12); "Tutti quelli che sono sotto il giogo della schiavitù, stimino i loro padroni degni di ogni onore, perché il nome di Dio e la dottrina non vengano bestemmiati" (1 Timoteo 6:1).
- (311) "Perché questa è la volontà di Dio: che, facendo il bene, turiate la bocca all'ignoranza degli uomini stolti" (1 Pietro 2:15).
- (312) "...avendo una buona condotta fra i pagani, affinché laddove sparlano di voi, chiamandovi malfattori, osservino le vostre opere buone e diano gloria a Dio nel giorno in cui li visiterà" (1 Pietro 2:12); "...ricolmi di frutti di giustizia che si hanno per mezzo di Gesù Cristo, a gloria e lode di Dio" (Filippesi 1:11); "In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli" (Giovanni 15:8).
- (313) "...infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo" (Efesini 2:10).
- (314) "Ma ora, liberati dal peccato e fatti servi di Dio, avete per frutto la vostra santificazione e per fine la vita eterna" (Romani 6:22).
Commento
modifica2. Queste buone opere, compiute in obbedienza ai comandamenti di Dio, sono frutto ed evidenza di una fede vera e vivente. Mediante queste opere i credenti manifestano la loro riconoscenza verso Dio che li ha salvati in Cristo, rafforzano in loro (rendono sicura) la loro vocazione ed elezione, edificano i loro fratelli, adornano la loro professione dell'Evangelo, turano la bocca all'ignoranza degli uomini stolti, e glorificano Dio. I credenti, infatti, sono fattura di Lui, essendo stati creati in Cristo Gesù in vista delle opere buone affinché, godendo del frutto della loro santificazione, essi abbiano per fine la vita eterna.