Confessione di fede di Westminster/cfw05/cfw05-6
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5.6 Riguardo a quegli uomini malvagi ed empi che Dio, giusto Giudice, ha reso [spiritualmente] ciechi ed ha indurito a causa dei loro peccati precedenti (116), Egli non solo non accorda loro la Sua grazia, che avrebbe potuto illuminare il loro intelletto e trasformare i loro cuori (117), ma a volte sottrae loro i doni di cui erano dotati (118), e li espone a situazioni che il loro cuore corrotto fa diventare occasione di peccato (119). Dio, inoltre, li consegna [alla forza delle] loro concupiscenze, delle tentazioni del mondo ed al potere di Satana (120), cosicché alla fine essi irrigidiscono sé stessi persino quando si trovano sotto le stesse influenze [mezzi] di cui Dio si serve per ammorbidire il cuore di altri (121).
Testo originale
modificaInglese | Latino |
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VI. As for those wicked and ungodly men whom God, as a righteous judge, for former sins, doth blind and harden, from them he not only withholdeth his grace, whereby they might have been enlightened in their understandings and wrought upon in their hearts, but sometimes also withdraweth the gifts which they had, and exposeth them to such objects as their corruption makes occasion of sin; and withal, gives them over to their own lusts, the temptations of the world, and the power of Satan; whereby it comes to pass that they harden themselves, even under those means which God useth for the softening of others | VI. Quod scelestos illos spectat impiosque homines, quos Deus, ut justus judex, ob peccata præcedentia excæcat induratque; eis ille non solum gratiam suam non impertit, qua ipsis cum illuminari intellectus, tum affici corda potuissent; sed interdum subtrahit eis quibus imbuti erant dona, et ipsos exponit illiusmodi objectis, unde corruptio eorum arripit sibi peccandi occasiones; simulque tradit eos suis ipsorum concupiscentiis et tentationibus mundi, et potestati Satanæ; ex quo fit ut seipsos ipsi indurent, et quidem sub iisdem mediis quibus utitur Deus ad alios emolliendos. |
Riferimenti biblici
modifica- (116) "Per questo Dio li ha abbandonati all'impurità, secondo i desideri dei loro cuori, in modo da disonorare fra di loro i loro corpi ... Perciò Dio li ha abbandonati a passioni infami: infatti le loro donne hanno cambiato l'uso naturale in quello che è contro natura; ... E, siccome non hanno fatta stima di riconoscere Iddio, così li ha Iddio abbandonati ad una mente reproba, da far le cose che non si convengono" (Romani 1:24,26,28); "Che dunque? Israele non ha ottenuto quel ch'egli cerca; ma l'elezione l'ha ottenuto, e gli altri sono stati indurati, infino a questo giorno. Secondo ch'egli è scritto: Iddio ha loro dato uno spirito di stordimento, occhi da non vedere, ed orecchi da non udire" (Romani 11:7-8).
- (117) "Or il Signore, infino a questo giorno, non vi ha dato cuor da conoscere, né occhi da vedere, né orecchi da intendere" (Deuteronomio 29:4).
- (118) "Perché a chiunque ha sarà dato, e sarà nell'abbondanza; ma a chiunque non ha sarà tolto anche quello che ha. ... Poiché a chiunque ha, sarà dato ed egli sovrabbonderà; ma a chi non ha, sarà tolto anche quello che ha" (Matteo 13:12; 25:29).
- (119) "Ma Sicon, re di Chesbon, non volle lasciarci passare per il suo paese, perché il SIGNORE, il tuo Dio, gli aveva indurito lo spirito e reso ostinato il cuore, per metterlo nelle tue mani, come oggi puoi vedere" (Deuteronomio 2:30); "Azael disse: «Perché piange il mio signore?» Eliseo rispose: «Perché so il male che farai ai figli d'Israele; tu darai alle fiamme le loro fortezze, ucciderai i loro giovani con la spada, schiaccerai i loro bambini, e sventrerai le loro donne incinte». Azael disse: «Ma che cos'è mai il tuo servo, questo cane, per fare delle cose tanto grandi?» Eliseo rispose: «Il SIGNORE mi ha rivelato che tu sarai re di Siria»" (2 Re 8:12-13).
- (120) "Ma il mio popolo non ha ascoltato la mia voce, Israele non mi ha ubbidito. Perciò li abbandonai alla durezza del loro cuore, perché camminassero secondo i loro piani" (Salmo 81:11-12); "...con ogni tipo d'inganno e d'iniquità a danno di quelli che periscono perché non hanno aperto il cuore all'amore della verità per essere salvati ... affinché tutti quelli che non hanno creduto alla verità, ma si sono compiaciuti nell'iniquità, siano giudicati" (2 Tessalonicesi 2:10‑12).
- (121) "Ma io indurirò il cuore del faraone e moltiplicherò i miei segni e i miei prodigi nel paese d'Egitto ... Ma quando il faraone vide che c'era un po' di respiro si ostinò in cuor suo e non diede ascolto a Mosè e ad Aaronne, come il SIGNORE aveva detto. ... Ma anche questa volta il faraone si ostinò in cuor suo e non lasciò andare il popolo" (Esodo 7:3; 8:15,32); "Noi siamo infatti davanti a Dio il profumo di Cristo fra quelli che sono sulla via della salvezza e fra quelli che sono sulla via della perdizione; per questi, un odore di morte, che conduce a morte; per quelli, un odore di vita, che conduce a vita. E chi è sufficiente a queste cose?" (2 Corinzi 2:15-16); "Egli sarà un santuario, ma anche una pietra d'intoppo, un sasso d'inciampo per le due case d'Israele, un laccio e una rete per gli abitanti di Gerusalemme" (Isaia 8:14); "...e se salvò il giusto Lot che era rattristato dalla condotta dissoluta di quegli uomini scellerati 8 (quel giusto, infatti, per quanto vedeva e udiva, quando abitava tra di loro, si tormentava ogni giorno nella sua anima giusta a motivo delle loro opere inique)" (2 Pietro 2:7-8); "Ed egli disse: «Va', e di' a questo popolo: "Ascoltate, sì, ma senza capire; guardate, sì, ma senza discernere!" Rendi insensibile il cuore di questo popolo, rendigli duri gli orecchi, e chiudigli gli occhi, in modo che non veda con i suoi occhi, non oda con i suoi orecchi, non intenda con il cuore, non si converta e non sia guarito!»" (Isaia 6:9-10); "Va' da questo popolo e di': 'Voi udrete con i vostri orecchi e non comprenderete; guarderete con i vostri occhi, e non vedrete; perché il cuore di questo popolo si è fatto insensibile, sono divenuti duri d'orecchi, e hanno chiuso gli occhi, affinché non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi, non comprendano con il cuore, non si convertano, e io non li guarisca'" (Atti 28:26-27).