Confessione di fede di Westminster/cfw03/cfw03-3

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3.3 Per decreto di Dio e per la manife­stazione della Sua gloria, alcuni uomini ed angeli (69) sono stati predestinati a vita eterna ed altri sono stati preordinati a morte eterna (70).

Testo originale modifica

Latino Inglese
III. Deus, quo gloriam suam manifestaret, nonnullos hominum ac Angelorum decreto suo ad æternam vitam prædestinavit, alios autem ad mortem æternam præordinavit By the decree of God, for the manifestation of his glory, some men and angels are predestinated unto everlasting life, and others foreordained to everlasting death.

Riferimenti biblici modifica

  • (69) "Ti scongiuro, davanti a Dio, a Cristo Gesù e agli angeli eletti, di osservare queste cose senza pregiudizi, e di non fare nulla con parzialità" (1 Timoteo 5:21); "Allora dirà anche a quelli della sua sinistra: "Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato per il diavolo e per i suoi angeli!" (Matteo 25:41).
  • (70) "Che c'è da contestare se Dio, volendo manifestare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con grande pazienza dei vasi d'ira preparati per la perdizione, e ciò per far conoscere la ricchezza della sua gloria verso dei vasi di misericordia che aveva già prima preparati per la gloria" (Romani 9:22-23); "...avendoci predestinati nel suo amore a essere adottati per mezzo di Gesù Cristo come suoi figli, secondo il disegno benevolo della sua volontà, a lode della gloria della sua grazia, che ci ha concessa nel suo amato Figlio" (Efesini 1:5-6); "Il SIGNORE ha fatto ogni cosa per uno scopo; anche l'empio, per il giorno della sventura" (Proverbi 16:4).

Commenti modifica

Differenza fra "predestinati" e "preordinati" modifica

Qual è la differenza fra i termini "predestinato" e "preordinato" in "Per decreto di Dio e per la manifestazione della Sua gloria, alcuni uomini ed angeli sono stati predestinati a vita eterna ed altri sono stati preordinati a morte eterna"?

Questi due termini sono praticamente equivalenti: è solo questione di accentuazione. Il termine "preordinare" viene usato per indicare come Dio abbia stabilito (prima di crearla) in che modo debba funzionare la realtà creata, i suoi elementi ed interazioni fino al più piccolo dettaglio, le leggi, tempi, modalità e finalità ecc. di ogni cosa. Nel caso di "salvezza" e "perdizione", il termine "preordinazione" accentua le disposizioni date da Dio prima che la creazione stessa avesse inizio che chi infrange la legge stabilita debba essere sottoposto a giudizio e patire così la condanna prevista per i trasgressori. Dio stabilisce ("preordina") che il peccatore subisca la giusta condanna che la Legge prevede per i trasgressori. Il peccatore è quindi "preordinato" alla condanna (la morte eterna), preordinato a che la Legge faccia fino in fondo per lui il suo corso: questo manifesta la giustizia di Dio. Dio preordina che il trasgressore rientri nella logica di legge-giudizio-trasgressione-condanna. Dio, però, nelle Sue sovrane prerogative, stabilisce che un numero scelto di peccatori siano graziati e liberati dalla pena che sarebbe loro toccata. Per questo motivo Dio espia Egli stesso in Cristo la loro pena. Questi peccatori sono destinati così alla salvezza in Cristo, sono "predestinati a vita eterna": questo manifesta la misericordia di Dio. Potremmo dire così che "predestinazione" assuma un carattere più personale da parte di Dio, più affettuoso, mettendo in evidenza come essi siano amati in Cristo. Nel caso, però, dei "preordinati" viene messo l'accento sulla "logica" della giustizia di Dio, la "massa perditionis" giustamente odiata e ordinata a morte eterna a causa dei loro peccati. Non c'è così sostanziale differenza fra il termine "predestinato" e "preordinato", se non che "predestinato" è inteso come positivo e "preordinato", in questo caso, come negativo. Da questo si evince pure il concetto come la predestinazione debba evocare consolazione e gioia in chi se ne vede fatto oggetto, "argomento di lode, riverenza ed ammirazione per Dio come pure di umiltà, diligenza e copiosa consolazione per tutti coloro che ubbidiscono sinceramente all'Evangelo" (3:8). Non così il termine "preordinazione", più impersonale e temibile. In un certo qual senso non si dovrebbe tanto parlare di "doppia predestinazione", vale a dire: "predestinazione alla vita eterna" e "predestinazione alla morte eterna", ma di "predestinazione alla vita eterna" e "preordinazione alla morte eterna". (Vedasi questo articolo).