Archeoastronomia/Connotazioni astronomiche dei Dolmen in Puglia
I Dolmen erano delle tombe a camera costituite da piastre piatte disposte in verticale e sormontate da una lastra. Queste costruzioni, assieme ai Menhir, costituiscono i cosiddetti Megaliti. Il megalitismo è un fenomeno della preistoria diffuso soprattutto nell’Europa anglosassone. Ma anche in Italia abbiamo testimonianze di questi monumenti, soprattutto in Sardegna ed in Puglia (nella zona di Brindisi). Il perché gli antichi costruissero questi imponenti monumenti è ancora un mistero, ma è probabile che ci fossero profondi motivi religiosi e un culto molto sentito per le persone importanti morte. La loro imponenza serviva, oltre che a rendere degno omaggio a questi personaggi, a renderli resistenti nel tempo, cosa che è avvenuta. I Dolmen italiani, a parte quelli presenti nella zona di Aosta, sono molto più modesti di quelli anglosassoni. Sono comunque reperti molto interessanti.
Nella penisola salentina, nelle campagne, sono distribuiti diversi menhir e dolmen. Un tempo molti di questi erano ricoperti da cumuli di terra. Per quanto riguarda i menhir, una grande quantità è stata manomessa, essendo stati spostati dai luoghi d’origine per finire addirittura nelle piazze dei centri abitati. I dolmen invece, a causa delle loro dimensioni, sono stati lasciati ai loro posti, ma ciò non toglie che anche loro hanno subito dei danneggiamenti, a causa del trascorrere del tempo ma anche per l’incuria degli uomini. Osservando i loro orientamenti, si è sempre supposto che in questi monumenti ci siano riferimenti a fenomeni celesti. Nel 1986, due studiosi intrapresero una campagna di misurazione sui dolmen delle Puglie, perlomeno quelli ancora in buone condizioni. Tra quelli esaminati il più famoso è il “Chianca”, situato nei pressi di Bisceglie. Il monumento è composto di tre lastre verticali che arrivano quasi a tre metri d‘altezza, e da una grande lastra che funge da tetto. Due file parallele di pietre più basse formano una specie di corridoio d’ingresso. L’orientamento di questo corridoio è in direzione della levata di Sirio (la stella più luminosa del nostro cielo). Naturalmente ci si riferisce alla posizione che aveva Sirio quando il Dolmen fu costruito(circa 1.500 a.C. ), dato che oggi la stella non sorge più nello stesso punto. Un altro dolmen interessante si trova a Corato, in provincia di Bari, ed è orientato su un asse est-ovest, in modo che la salma in esso deposta fosse rivolta verso il sole nascente. Sempre in provincia di Bari, demolendo una vecchia costruzione, è venuto alla luce un bel dolmen la cui costruzione risale probabilmente al XVIII secolo a.C. Per quanto riguarda gli orientamenti degli altri dolmen pugliesi, possiamo dire che un dolmen in provincia di Lecce ha direzione nord-sud; a Fasano (Brindisi) e a Torre Ospina i due dolmen hanno orientamento est-ovest; ancora, a Giurdigniano esistono due tombe le cui entrate sono orientate sulla levata del sole al solstizio d’inverno. I risultati ottenuti dai due studiosi non sono certo esaustivi ma bastano comunque a stabilire che i Dolmen hanno connotazioni astronomiche, correlate a fenomeni riguardanti soprattutto il Sole e la Luna.