Osservare il cielo da 40°N/Aree selezionate di cielo

Le seguenti mappe mostrano 8 aree selezionate di cielo adatte per l’osservazione con binocoli 8x40 o 10x50. Sotto ogni mappa è presente una breve descrizione della regione galattica selezionata e di alcuni oggetti osservabili in quel settore.

Nelle mappe il Polo Nord Celeste è in alto e il Polo Sud Celeste è in basso, in modo tale che stelle e oggetti siano orientati nel modo in cui appaiono se osservati da 40°N. L’unica eccezione è data dalla carta dell’Ammasso Doppio, la cui declinazione settentrionale è maggiore della latitudine del punto di osservazione.

L'Ammasso Doppio modifica

 

Il confine fra le due costellazioni boreali di Perseo e di Cassiopea ospita alcuni degli oggetti più interessanti della Via Lattea boreale; in questa direzione è possibile distinguere molti oggetti non oscurati da polveri facenti parte del grande Braccio di Perseo, uno dei bracci di spirale più prominenti della Via Lattea. Un semplice binocolo è sufficiente per individuare molti ricchi campi stellari e ammassi.

L’oggetto più importante visibile in questa direzione è il celebre Ammasso Doppio; questo è il nome comune con cui vengono chiamati due brillanti ammassi aperti, NGC 884 (χ Persei) e NGC 869 (h Persei), che si trovano a breve distanza l'uno dall'altro nella costellazione di Perseo. NGC 884 e NGC 869 distano rispettivamente 7600 e 6800 anni luce, trovandosi pertanto relativamente vicini fra loro. In effetti entrambi sono situati nell’associazione Perseus OB1, un gruppo molto ricco di stelle giovani e massicce. Un binocolo è sufficiente per risolverli entrambi in decine di stelle.

La medesima regione galattica dell’Ammasso Doppio ospita anche due nebulose diffuse molto estese, note come IC 1805 e IC 1848; la loro particolare forma è responsabile dei rispettivi soprannomi di Nebulosa Cuore e Nebulosa Anima. Assieme alla vicina NGC 896, queste nebulose costituiscono una delle regioni di formazione stellare più imponenti del Braccio di Perseo; esse contengono grandi cavità scavate dalla radiazione e dal vento stellare delle stelle più massicce della regione. Secondo la teoria della formazione stellare indotta, la creazione di queste cavità ha compresso parte di questo gas provocandone l’accensione sotto forma di diverse ondate di formazione stellare. Tutte le stelle giovani e massicce di questa regione sono raggruppate nell’associazione Cassiopeia OB6.

Mel 20 - L'Ammasso di Alfa Persei modifica

 

L’Ammasso di Alfa Persei, noto anche come Melotte 20, è una brillante associazione stellare situata nella costellazione di Perseo. Ad occhio nudo appare come un insieme di stelle blu di classe spettrale B, raggruppate attorno alla stella più massiccia, la supergigante gialla Alfa Persei. I membri più luminosi sono Alfa, Delta, Epsilon, Psi, 29, 30, 34 e 48 Persei; attraverso un binocolo sono perfettamente distinguibili decine di stelle di colore bianco-azzurro.

L’ammasso di Alfa Persei è il la parte centrale di un’associazione OB, nota come Perseus OB3; la sua distanza è stata accuratamente misurata dal satellite Hipparcos ed è pari a 184 parsec (601 anni luce). L’età dell’ammasso è di 50 milioni di anni e si è originato a seguito di un intenso processo di formazione stellare; questo stesso processo ha originato anche altre associazioni OB. Le stelle più massicce esplosero come supernovae entro pochi milioni di ani, generando potenti onde d’urto che spazzarono via ogni residuo del gas che costituiva la nube molecolare gigante in cui queste stelle si erano generate. Parte di questo gas forma oggi il cosiddetto Anello Lindblad, una struttura gigantesca in cui si sono formate altre associazioni OB, comprese le stelle luminose della Croce del Sud e del Lupo (L’Associazione Scorpius-Centaurus) e Cepheus OB2, nella costellazione di Cefeo.

M45 - Le Pleiadi modifica

 

L’ammasso delle Pleiadi, noto anche come le Sette Sorelle o M45, è l’ammasso aperto più luminoso della volta celeste. Si trova nella costellazione del Toro ed è dominato da stelle blu ed estremamente calde formatesi circa 100 milioni di anni fa. Le stelle più brillanti delle Pleiadi portano i nomi delle Sette Sorelle della mitologia greca e sono visibili ad occhio nudo sotto un cielo buio e limpido. Binocoli 8x30 e 10x50 sono in grado di mostrare decine di componenti bianco-azzurre, alcune delle quali disposte in concatenazioni.

L’ammasso contiene oltre 1000 membri confermati, sebbene da questo conto siano escluse le stelle binarie non risolvibili. La sua distanza si aggira attorno ai 135 parsec (circa 440 anni luce); dando questo valore come corretto, il suo raggio fisico raggiunge gli 8 anni luce e quello mareale si estende fino a 43 anni luce.

Sotto condizioni osservative ideali, attorno alle stelle dell’ammasso può apparire una debole nebulosità, la quale diviene ben evidente nelle foto a lunga posa. Si tratta di nebulose a riflessione generate dalla riflessione della luce delle giovani stelle azzurre sulle polveri circostanti. Inizialmente si è pensato che queste nubi fossero dei residui della nube da cui si sono formate le Pleiadi; tuttavia, dato che l’ammasso possiede un’età di circa 100 milioni di anni, è logico pensare che ogni traccia di gas residuo deve essere stato spazzato via già da parecchio tempo dalla pressione di radiazione. Pare pertanto che l’ammasso stia semplicemente transitando in una regione particolarmente ricca di polveri interstellari.

Mel 25 - Le Iadi modifica

 

L’ammasso delle Iadi (Mel 25) è il più vicino ammasso aperto al sistema solare, trovandosi a una distanza di appena 41 parsec (151 anni luce), nonché uno degli ammassi stellari più studiati. Consiste di un gruppo sferoidale di 300-400 stelle che mostrano la stessa età, luogo di origine, contenuto di elementi chimici e moto nello spazio. Molti dei suoi membri sono perfettamente visibili anche ad occhio nudo e formano una sorta di “V” assieme alla gigante rossa Aldebaran, che domina apparentemente l’ammasso; tuttavia Aldebaran è completamente slegata dalle Iadi, in quanto è situata molto più vicino al sistema solare, a circa un terzo della distanza delle Iadi.

Le componenti delle Iadi hanno un’età media di 625 milioni di anni; alcune delle componenti più massicce si sono evolute in giganti rosse, come γ, δ1, ε e θ2 Tauri. L’età, la metallicità e il moto proprio dell’ammasso coincidono con quelli del più grande e lontano ammasso del Presepe, nella costellazione del Cancro, e in effetti la traiettoria dei due ammassi può essere tracciata al’indietro fino ad arrivare alla medesima regione di spazio, indicante un’origine comune. Le stelle più massicce delle Iadi sono concentrate vicino al centro, a causa di un fenomeno comune agli ammassi aperti più vecchi noto come segregazione di massa.

La Cintura e la Spada di Orione modifica

 

La Cintura di Orione e la Spada di Orione sono due degli asterismi più famosi del cielo. Entrambi sono chiaramente visibili ad occhio nudo anche dalle aree urbane di medie dimensioni e inoltre la loro posizione prossima all’equatore celeste ne consente la localizzazione da tutte le regioni della Terra.

La Cintura di Orione è composta da tre stelle blu luminose, Alnitak, Alnilam e Mintaka; queste stelle probabilmente non sono fisicamente legate fra di loro e in effetti distano rispettivamente 820, 1340 e 915 anni luce. Nei pressi di Alnitak si trova la Nebulosa Fiamma (NGC 2024), una regione H II ionizzata dalla luce di una stella immersa nei suoi gas; Alnitak e la nebulosa non sono però fisicamente connesse, dato che la nebulosa si trova a 1500 anni luce da noi. Mezzo grado a sud di Alnitak, una nebulosa oscura nasconde parzialmente la luce della nebulosa IC 434, diventando essa stessa visibile; il suo nome proprio, Nebulosa Testa di Cavallo, deriva dalla sua particolare forma.

La Spada di Orione è un gruppo di stelle giovani situato a 1500-160 anni luce dal sistema solare; il centro di quest’asterismo è la grande Nebulosa di Orione (M42), una delle nebulose più famose e brillanti della volta celeste. La Nebulosa di Orione è una regione H II contenente un ammasso aperto molto giovane, noto come Trapezio a causa della disposizione delle sue quattro stelle più luminose. Due di queste possono essere risolte nelle loro componenti binarie sotto cieli in condizioni ottimali, portando così il numero delle stelle visibili del Trapezio a sei. Le stelle di quest’ammasso, assieme a molte altre situate nelle vicinanze, sono ancora nelle fasi iniziali della loro vita; le stelle del Trapezio fanno probabilmente parte del grande Ammasso della Nebulosa di Orione, un’associazione di circa 2000 stelle racchiuse in un diametro di circa 20 anni luce. Altri due brillanti ammassi aperti sono visibili a nord e a sud della nebulosa, NGC 1981 e NGC 1980 rispettivamente.

Chioma di Berenice modifica

 

Il cuore della costellazione della Chioma di Berenice è formato da un esteso gruppo di stelle disperse su un’area di cinque gradi quadrati; queste stelle formano un piccolo ma vicino ammasso aperto noto come Mel 111, che giace a 88 parsec (288 anni luce) dal sistema solare. Quasi tutte le 40 componenti sono visibili anche ad occhio nudo sotto un cielo buio e limpido; un piccolo binocolo è lo strumento ideale per avere la migliore visione di quest’ammasso.

L’età dell’ammasso si aggira attorno ai 450 milioni di anni e alcune delle sue componenti sono stelle giallo-arancioni. La forma di Mel 111 diede agli antichi astronomi l’idea di una coda (la coda della costellazione del Leone); attorno al 240 a.C. Tolomeo III separò questo gruppo di stele e lo rinominò per commemorare la lunga chioma di capelli della regina egizia Berenice che essa stessa sacrificò.

Utilizzando un piccolo telescopio è possibile individuare nell’area dell’ammasso alcune galassie; molte di esse sono galassie a spirale, come NGC 4559 e NGC 4565, quest’ultima soprannominata Galassia Ago.

Nebulose del Sagittario modifica

 

Nella parte settentrionale della costellazione del Sagittario, in direzione del centro galattico, sono visibili molti oggetti luminosi. Osservando con un binocolo è possibile scorgere ricchi campi stellari e due brillanti nebulose, la Nebulosa Laguna e la Nebulosa Trifida. Entrambe sono situate nel Braccio del Sagittario e ospitano fenomeni di formazione stellare. La Nebulosa Laguna dista 4100 anni luce e si trova sul bordo più vicino del braccio; la Nebulosa Trifida è situata invece poco più lontana, a 5200 anni luce.

Il Sagittario possiede il più alto numero di oggetti individuati da Charles Messier; molti di essi sono ammassi globulari, come M22, uno dei più luminosi del cielo; la sua posizione è facile da trovare poiché si trova appena due gradi a nordest di Lambda Sagittarii e un piccolo binocolo è sufficiente per individuarlo come una piccola macchia nebulosa brillante.

M23 e M25 sono due ammassi aperti situati fra lo Sperone di Orione e il Braccio del Sagittario; entrambi sono parzialmente risolti in stelle se osservati attraverso binocoli 8x40 o 10x50. La macchia luminosa di M24, nota anche come Nube Stellare del Sagittario, non è un vero ammasso aperto ma un campo stellare molto ricco ed esteso appartenente al Braccio del Sagittario.

Vicino al confine con la costellazione del Serpente si trova la Nebulosa Omega (M17), che fa parte di una grande regione di formazione stellare assieme alla vicina Nebulosa Aquila (M16) e Sh2-54.

Il cuore del Cigno modifica

 

Nella costellazione del Cigno è possibile osservare lo Sperone di Orione lungo la sua linea mediana. Qui sono visibili molte strutture galattiche, fra le quali estese regioni H II e ammassi di stelle. La Via Lattea in questa direzione è parzialmente oscurata da un esteso sistema di nebulose oscure che si estende da Deneb fino alla costellazione dell’Aquila; queste nebulose sono generalmente conosciute col nome di Fenditura del Cigno e sono chiaramente visibili ad occhio nudo sotto un cielo limpido. In questa regione di cielo, attraverso un binocolo, sono visibili anche ricchissimi campi stellari.

L’oggetto più famoso nel Cigno è probabilmente la Nebulosa Nord America, una grande regione H II situata a 600 parsec (1960 anni luce) di distanza dal sistema solare; questa nebulosa, assieme alla più piccola Nebulosa Pellicano, fa parte di una grande sezione della Fenditura, che qui appare illuminata da una stella blu avvolta dai gas e nascosta da essi. Le due nebulose sono separate da una banda oscura formata da gas in cui è attiva la formazione stellare.

La regione attorno a Sadr (Gamma Cygni) è anch’essa ricca di nubi molecolare giganti. Parte di questa massa gassosa è ionizzata e illuminata da stelle giovani e brillanti, fra le quali spiccano quelle dell’associazione Cygnus OB2, situata a 1700 parsec (550 anni luce) di distanza. La nebulosa IC 1318 appartiene a questa regione, assieme a molte altre. La nube molecolare gigante chiamata Cygnus X, che si estende in direzione di Sadr, è una delle nubi più massicce conosciute nella Via Lattea. A questa regione apparterrebbe anche M29, un piccolo e giovane ammasso aperto ben visibile con un binocolo.